Non sono tra quelli che hanno votato il dissesto finanziario nella seduta del consiglio comunale di Campobello di Mazara dello scorso 6 dicembre. Lo fanno sapere i consiglieri di opposizione Tommaso Di Maria, Isabel Montalbano, Liliana Catanzaro, Carla Prinzivalli e Giuseppe Fazzuni che, in una nota alla stampa sottolineano come, in quasi 10 anni di amministrazione Castiglione, il disavanzo di amministrazione sia di circa 21 milioni di euro, senza che vi sia nessun “colpevole”, dal momento che dirigenti, sindaco e assessori “rimangono fermamente ‘inchiodati’ ai propri posti”.
Nel 2023, invece avevano sottolineato come il sindaco avrebbe potuto dichiarare direttamente il dissesto finanziario del comune e non il pre-dissesto, ma in quel caso i responsabili non si sarebbero potuti candidare per i prossimi dieci anni.
Oggi, nel comunicato stampa elencano inoltre le principali cause che, nella relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, vengono ritenute le cause principali del dissesto, dal “perdurare ritardo nella predisposizione ed approvazione dei documenti contabili dell’Ente” alla “scarsa capacità consolidata di riscossione”, la “crescita negli anni dei debiti fuori bilancio”, “il sistematico ricorso all’anticipazione di tesoreria, inestinta” fino alla “assenza di specifiche adeguate professionalità diffuse”.
I consiglieri esprimono infine la loro perplessità nell’apprendere dalla voce della consigliera del Pd, Clotilde Balistreri, che “il PD ha sposato la via dell’amministrazione Castiglione 5 anni fa e si è ricandidato di nuovo perché ha creduto nella vecchia amministrazione e continua a credere nell’operato del sindaco Castiglione”.
Spiegano che la perplessità è dovuta alla dissonanza con quanto comunicato dalla segreteria regionale e provinciale del partito, che consideravano “esaurita l’esperienza della giunta Castiglione, ritirando pertanto il proprio sostegno”. Si chiedono dunque chi rappresenti realmente la consigliera e se il Pd comunale intenda seguire o meno la logica politica di costruzione di un’alternativa “sulla scorta del lavoro portato avanti dalla Segretaria Schlein, o quella dettata da logiche non meglio definite”.