La tassa di soggiorno a Trapani diventa terreno di scontro politico: dopo due giorni di Consiglio e una notte di ostruzionismo, la maggioranza riesce a far passare la modifica al regolamento, tra accuse di censura e proteste delle categorie economiche.
La proposta, avanzata dalla Giunta Comunale, ha eliminato l’esenzione dal pagamento nei periodi di bassa stagione, tra il 10 gennaio e il 20 marzo e tra il 1° novembre e il 20 dicembre. Praticamente ora la tassa di soggiorno si pagherà tutto l'anno. Una misura che ha trovato la ferma opposizione delle minoranze e di associazioni di categoria come Federalberghi, accendendo un acceso dibattito in aula.
La prima seduta, iniziata alle 19:30 di mercoledì sera, si è protratta fino alle 6 del mattino successivo. Dopo le interrogazioni iniziali e due comunicazioni sulla prima delibera in discussione, riguardante un intervento in somma urgenza, l’aula è entrata nel vivo del dibattito sulla tassa di soggiorno. La maggioranza, composta da tredici consiglieri, è rimasta compatta per tutta la notte, mentre l’opposizione, inizialmente presente con otto membri, si è ridotta progressivamente a quattro: Maurizio Miceli, Nicola Lamia e Gaspare Gianformaggio di Fratelli d’Italia, insieme a Tore Fileccia del Gruppo Misto.
Con una strategia di ostruzionismo ad oltranza, i consiglieri di opposizione hanno presentato dodici emendamenti e parlato ininterrottamente per dieci ore, alternandosi negli interventi. Una vera e propria maratona oratoria, che ha visto come fondisti Miceli e Fileccia. Quest'ultimo ha voluto alle 6 del mattino rimarcare sui social: "sull'ennesima proposta che toglie l'esenzione sulla Tassa di Soggiorno nelle fasi di calo turistico, con l’associazione di categoria Federalberghi contraria a questa ennesima beffa, ho deciso di parlare ad oltranza illustrando le modifiche da me suggerite... un cumulo di 8 ore di interventi personali".
Anche Federalberghi ha espresso il suo dissenso con un comunicato stampa: "Federalberghi Trapani è decisamente contraria a questa modifica. Non esiste alcun accordo con l’Amministrazione Comunale sulla proposta avanzata. Il settore turistico è tra i principali motori economici della città, e misure come questa rischiano di penalizzarlo ulteriormente. La tassa di soggiorno è già stata aumentata di quasi il doppio all'inizio dell'anno, e il tetto massimo è stato elevato del 35% pochi mesi fa. Destinare i proventi della tassa alla gestione dei rifiuti ne snatura le finalità".
La seduta si è conclusa senza un voto finale, quando è venuto meno il numero legale. Il dibattito è stato rinviato alla sera successiva, ma non senza ulteriori polemiche.
La seconda serata si è svolta in modo più rapido, dopo che l’aula ha approvato una regola che limitava gli interventi a due minuti ciascuno. La decisione è stata giustificata dal consigliere Salvatore Daidone di Sud Chiama Nord come un gesto necessario: "Per la terza legge della termodinamica, ad ogni reazione corrisponde una reazione uguale e contraria. Dopo essere stati ostaggi di interventi senza fine, abbiamo deciso di ridurre i tempi per ristabilire ordine e decoro in aula".
Nonostante le contestazioni dell’opposizione, che ha definito la misura una censura, la modifica è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza.
La battaglia in aula segna un’importante prova di forza per la politica trapanese, mentre Federalberghi e altre associazioni promettono di continuare la loro protesta fuori dall’aula. Le conseguenze di questa modifica sulla stagione turistica rimangono tutte da valutare.
I lavori del Consiglio Comunale sono poi proseguiti con l'approvazione di due ulteriori delibere. La prima ha confermato l'invarianza dell'IMU, mentre la seconda ha riguardato un correttivo sulle quote spettanti al Comune di Misiliscemi, con un aggiustamento a suo vantaggio di 3 euro dovuto a un errore di arrotondamento.
In entrambi i casi, l’opposizione presente in aula – ad eccezione di Miceli, assente – si è astenuta. Durante la seduta, un’improvvisa allerta gialla ha portato a una pioggia abbondante, che ha causato infiltrazioni nel soffitto dell’area consiliare e allagamenti sulle scale. Di fronte a questa situazione, i consiglieri di opposizione hanno abbandonato i lavori, lasciando l’aula in segno di protesta.