Il 14 dicembre 2024 alle ore 17.30 partirà a Gibellina la programmazione della annuale rassegna "Plenaria: nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva". Anche l’edizione di quest’anno si svolgerà all'interno dello spazio museale di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva a Gibellina e si articolerà in un ciclo di appuntamenti e attività, e che vedrà la presenza di cinque artisti in residenza che si alterneranno sino a giugno 2025.
"Plenaria “, evento culturale di alto livello, ideato e curato nei minimi dettaglio dal suo direttore Giuseppe Maiorana, si propone di creare un dialogo profondo tra l'arte e il pubblico, stimolando la riflessione su tematiche fondamentali di nostra attualità.
Quale migliore occasione in vista di "Gibellina capitale dell'arte contemporanea 2026", per indagare la città e il territorio, sollecitando emozioni, sensibilizzando e promuovendo una maggiore consapevolezza sui fenomeni contemporanei. Questi progetti si prefiggono l’ambizioso scopo di valorizzare e fare conoscere giovani talenti del territorio ad un pubblico piu’ numeroso offendo loro una platea di piu’ ampio respiro.
Molto spesso si parla di giovani artisti costretti a varcare lo Stretto in cerca di notorietà, ben vengano quindi iniziative che si ci augura possano invertire la rotta.
La rassegna si aprirà con "Dettagliatamente" di Vito Faraci, una selezione di 32 fotografie in bianco e nero che offrono una insolita riflessione visiva sulla città di
Gibellina e sulle sue opere d'arte all'aperto.
Un progetto fotografico avviato nel 2021, in cui i "dettagli –dice il curatore Giuseppe Maiorana - catturano non solo l'architettura e le opere d'arte, ma anche i piccoli particolari che raccontano la vita quotidiana della città. Ogni scatto sembra un invito a esplorare non solo il paesaggio urbano, ma anche la storia e le emozioni che esso racchiude. La scelta del bianco e nero intensifica il contrasto tra luci e ombre, creando un'atmosfera di profonda introspezione, invitando lo spettatore a fermarsi, assieme a Faraci, a riflettere."
Vito Faraci nato nel 1996 solo clinicamente a Salemi ma gibellinese a tutti gli effetti, si dedica fin da giovanissimo alla fotografia, fissando in un perenne fermo immagine tutto quanto lo appassioni, con la semplicità tipica dei creativi che guardano il mondo attraverso gli occhi di un bambino, che scoprono la realtà quotidiana come se fosse sempre la prima volta. Di sofisticato e di tecnologico solo lo strumento,una Canon Eos 1200 D con la quale si avventura solitario attraverso campi e nuove città del Belìce con la consapevolezza di rappresentare le realtà che incontra di volta in volta, accompagnato soltanto dalla sensibilità e dalla passione della conoscenza tipica di chi pur essendo giovane non si accontenta della superficialità degli oggetti e del paesaggio. Vito Faraci non aspetta altro, con la sua fragile volontà del “fare”, far conoscere agli altri la sua passione a quanta più gente possibile, perché nell’intimità della sua anima ha saputo trasformare in bellezza, luoghi e cose che molto spesso belli non sono.
Nei mesi successivi ospiti di PLENARIA saranno i progetti di Marta Vultaggio, Emiliano Battistini, Miriam Iervolino e Rossana Taormina.
L'esposizione delle opere di Vito Faraci si terrà sino al 31 gennaio 2025 e all'interno dello spazio museale di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva a Gibellina.
Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, Eglise di Palermo, Unpli Trapani, la Pro Loco di Gibellina e Rete Museale e Naturale Belicina. Main sponsor: Birrificio artigianale Picara di Salemi.
Franco Ciro Lo Re