Ismaele La Vardera, eletto all’Assemblea regionale con Sud chiama Nord, transitato al Misto, ha fondato il suo Movimento.
Azione politica solo per il bene dei siciliani, ha detto: “Non staremo né a destra e né a sinistra, il nostro obiettivo è quello di identificarci con i siciliani senza le pressioni romane sulle spalle. Vi posso già dire che non andremo mai con i vari Cuffaro, Lombardo e Schifani di turno e neanche con tutti quelli che hanno venduto la nostra Isola all’autonomia differenziata. Ho lanciato un appello sui social a chiunque voglia farne parte: non so ancora il nome o quale sia il logo, lo sceglierò insieme a tutti quelli che saranno al mio fianco”.
Punto fermo per La Vardera è essere opposizione all’attuale governo regionale, presieduto da Renato Schifani: “So per certo che saremo l’opposizione a questo governo regionale e aperti a chiunque abbia il coraggio di provare a cambiare questo sistema. Entro la primavera faremo la prima assemblea costituente, lavorando già alla presentazione del simbolo in diversi Comuni. Sto osando e so bene che due anni sono ancora lunghi per sapere come andrà a finire. La finanziaria? O si cambiano queste regole folli del Do ut des o sono anche pronto a non fare nulla durante questa manovra. Lo devo alla Sicilia, a tutti quei giovani che ogni vanno via ed anche a tutti quelli che ormai da anni hanno smesso di andare a votare”.
E’ stato Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del M5S, a manifestare soddisfazione per la scelta di La Vardera: “Accolgo con favore la scelta di La Vardera. L’allargamento del fronte anti-Schifani è sempre una buona notizia per la Sicilia, visto che l’esecutivo regionale ha finora dimostrato di lavorare più per obbedire agli ordini di scuderia romani che per gli interessi dei siciliani, come dimostrano le decisioni sul Ponte, sull’autonomia differenziata e sugli inceneritori, solo per fare qualche esempio”.
Movimenti politici anche per Raffaele Lombardo, Gianfranco Miccichè e Roberto Lagalla, oggi 11 dicembre, a partire dalle ore 16.00, nella sala conferenze dell’Hotel Politeama a Palermo, sarà presentato il nuovo progetto politico e la nuova creatura politica.
La neo sigla politica si schiererà, dicono, nel campo del centrodestra ma guarderà ai prossimi appuntamenti elettorali ponendosi come soggetto autonomo di interlocuzione.
Questo quello che ufficialmente arriva ma che, in verità, racconta molto altro.
Miccichè, Lombardo, Lagalla, ognuno per motivi diversi, hanno qualche sassolino da togliersi nei confronti di Schifani. Se il perimetro in cui muoversi è il centrodestra non ci sarebbe stata la necessità di far nascere un nuovo contenitore politico. Quello che, con molta probabilità, sarà è legato ai prossimi appuntamenti e all’apertura che tale movimento darà ad altre forze politiche non proprio di centrodestra. Il sindaco di Palermo deve ancora giustificare la presenza in giunta e in maggioranza di esponenti di Italia Viva, che hanno all’uopo rinnegato simbolo e leader siciliano.
Lombardo però non si ferma qui, l’MPA è pronto a federarsi con Forza Italia, si tratta dell’ennesima federazione per gli autonomisti che sono passati dalla Lega a Fratelli d’Italia e ora a Forza Italia(finché dura).