Le infezioni correlate all’assistenza, con particolare riferimento a quelle associate a microrganismi resistenti agli antimicrobici e all’incidenza dei rischi infettivi, sono gli argomenti al centro di un convegno in programma a Palermo giovedì 5 dicembre 2024.
L’evento, “Prevenzione e gestione delle Ica. Aspetti clinici e medico legali” organizzato dall’Assessorato regionale della Salute - Dipartimento per le Attività aanitarie e Osservatorio epidemiologico, punta l’attenzione sui dati nazionali Aifa che sottolineano come in Italia sia registrata la maggiore resistenza ai batteri rispetto all’Europa (con 200 mila pazienti l’anno colpiti da batteri resistenti), causa di 11 mila vittime ogni anno. Le Ica rappresentano una delle principali minacce alla sicurezza dei pazienti a livello globale e costituiscono un problema di salute pubblica con un costo economico diretto di circa 2,5 miliardi di euro.
A questo proposito suscita preoccupazione la ripresa, a partire dal 2022, del consumo di antibiotici nel nostro Paese, aumentato del 6,4 % nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Le evidenze scientifiche dimostrano però che queste infezioni sono contenibili e per questo è necessario attivare efficaci misure di prevenzione che vanno dalla cura dell’igiene ambientale, del personale e del paziente fino al monitoraggio rigoroso delle infezioni.
Al convegno, che si svolgerà alle 9 presso l’hotel La Torre a Palermo, partecipano tra gli altri: Salvatore Iacolino, dirigente generale Assessorato della Salute; Salvatore Requirez, dirigente generale Dasoe; Antonio Colucci, dirigente del Servizio qualità e rischio clinico Dasoe; Salvatore Ferrara, avvocato cassazionista componente dell’Osservatorio sulla giustizia civile; Silvio Brusaferro, Università degli Studi Udine; Fabrizio Gemmi, Agenzia Regionale di Sanità Toscana, Osservatorio per la qualità e l’equità di Firenze; l’assessore regionale della Salute Giovanna Volo, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo Dario Greco.
*****
Crisi idrica, Cabina di regia a Palazzo d'Orléans - Individuare le criticità più urgenti a cui trovare soluzioni a breve termine, ma contemporaneamente guardare oltre l'emergenza, a modelli diversi capaci di rendere il sistema idrico pronto ad affrontare stagioni scarse di piogge. Sono le direttive che il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha voluto fornire ai componenti della Cabina di regia regionale per l'emergenza idrica, riunita questa mattina a Palazzo d'Orleans e coordinata dal capo della Protezione civile Salvo Cocina. Presenti anche l'assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro, i dirigenti generali dell'Agricoltura Dario Cartabellotta, del dipartimento Tecnico Dulio Alongi, dell'Autorià di bacino Leonardo Santoro e i rappresentanti di Siciliacque. In collegamento anche i prefetti e i presidenti delle Ati di Enna e Caltanissetta e i vertici di Caltaqua e Aqua Enna.
«È necessario fissare le priorità che necessitano interventi urgenti - afferma il presidente Schifani - a cominciare dal potenziamento delle reti idriche delle città, con riparazioni per evitare perdite inaccettabili e con la costruzione di nuove condutture, come quella di Agrigento, che abbiamo finanziato con 37 milioni di fondi Fsc e i cui lavori partiranno a breve grazie all'anticipazione di 10 milioni di euro del governo regionale. Seguiremo da vicino le procedure per la riattivazione dei dissalatori dismessi di Porto Empedocle, Gela e Trapani, installando tre moduli mobili entro giugno, per i quali abbiamo già trasferito 10 milioni di euro al commissario nazionale incaricato Nicola Dell'Acqua. Ma è importante fare in modo che sempre più acqua possa essere raccolta negli invasi. Per far questo, i nostri dipartimenti regionali competenti stanno lavorando ai progetti di ripulitura delle traverse laterali che possano portare maggiori volumi d'acqua alle dighe. Entro dicembre saranno appaltati i lavori, sul rispetto dei tempi vigilerà la Cabina di regia».
«Sono grato al prefetto di Enna, per l’importante attività di mediazione svolta, al ministro dell'Interno Piantedosi, al dirigente Cocina e a tutti i soggetti coinvolti nella gestione di questa delicata situazione - ribadisce il presidente Schifani – Azioni illecite, animate da uno spirito di giustizia fai da te, come quelle che si sono verificate nei giorni scorsi, non saranno mai tollerate né dal governo regionale, né da quello nazionale, né dalle forze dell'ordine. Non si può soffiare sul fuoco, correndo il rischio di minare l'ordine sociale».
La quantità d'acqua all'interno della diga Ancipa, intanto, continua gradualmente ad aumentare ed è arrivata a oltre 800 mila metri cubi.
«Confermo che sono in corso di completamento i lavori del bypass dell'acquedotto di Blufi – spiega il capo della Protezione civile Cocina – che convoglierà l'acqua dei nuovi pozzi di Butera e di Mazzarino, oltre a quella già in rete e consentirà già venerdì prossimo di sganciare completamente Caltanissetta e San Cataldo dal sistema Ancipa. Abbiamo lavorato tutti in maniera continua e instancabile, nessuno ha perso tempo. Ma voglio ribadire che l'acqua di Ancipa è di tutti, con criteri di ripartizione equa delle risorse».
*****
Ast, presentato il Piano di risanamento. A disposizione 46milioni - Presentato il Piano di risanamento aziendale dell’Ast. La Regione, quindi, effettuati i necessari passaggi, potrà procedere ora con l’erogazione di circa 46 milioni di euro: 28 per l’aumento di capitale della partecipata e 18 per l’adeguamento del parco macchine agli standard imposti dalla legge. Il documento è stato illustrato ieri dai vertici aziendali al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.
«Il mio governo - dice il presidente Schifani - ha sempre creduto nella strategicità dell’Ast, accolgo con soddisfazione il raggiungimento di questo primo obiettivo verso il risanamento e la trasformazione in house della partecipata. Un lavoro di squadra che mi ha visto coinvolto in prima persona, assieme agli assessori all’Economia e alle Infrastrutture e mobilità».
Il Piano di risanamento è stato accompagnato da una attestazione favorevole redatta da un professionista indipendente, così come previsto dalla legge regionale 25 del 12 agosto 2024. Si attende, adesso, la rinegoziazione del finanziamento da parte del ceto bancario che nei prossimi giorni dovrà pronunciarsi formalmente. Ottenuto il via libera delle banche, il Piano passerà agli uffici regionali e sarà sottoposto, entro metà dicembre, all’approvazione finale da parte dell’assemblea del socio unico che potrà quindi procedere alla ricapitalizzazione.
«La definizione di un piano di salvataggio per Ast, capace di rendere la società solida e sostenibile nel tempo - dichiara l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino - per il governo era una priorità, abbiamo ritenuto fondamentale subordinare l’erogazione delle risorse alla definizione di un percorso improntato all’efficienza. Si è trattato di un cambio di paradigma: la Regione non ha risorse a fondo perduto perciò ha chiesto e ottenuto la messa in sicurezza dei conti della partecipata e la redazione di un piano di risanamento idoneo a garantire i servizi. Desidero complimentarmi con il presidente di Ast Alessandro Virgara per essere riuscito, in meno di 120 giorni, nella sfidante impresa di delineare per l’azienda un futuro con i conti in ordine».
*****
Guide vulcanologiche, 42 nuove abilitazioni in Sicilia - Quarantadue nuove guide vulcanologiche in Sicilia. L'assessore al Turismo, sport e spettacolo, Elvira Amata, venerdì ha consegnato i diplomi di abilitazione agli allievi della seconda sessione del corso che si è svolto al Collegio regionale delle Guide alpine e vulcanologiche a Linguaglossa, in provincia di Catania. I nuovi professionisti, grazie alle competenze e alle abilità tecniche acquisite, potranno garantire adesso i più alti standard di sicurezza nel corso delle escursioni e delle ascensioni sui vulcani, quiescenti o attivi, e negli ambienti ipogei di origine vulcanica.
«Un momento importante - commenta l'assessore Amata - che consolida ancora una volta una serrata sinergia tra l'assessorato e il Collegio regionale delle Guide alpine e vulcanologiche della Sicilia. Garantiamo in questo modo una maggiore presenza qualificata di professionisti del settore, adeguata a una domanda in continua crescita che esige competenza, sicurezza e conoscenza del territorio. Continueremo a rafforzare la formazione in un settore strategico come questo, che impone alti standard di professionalità e affidabilità. Alle nuove Guide desidero formulare i migliori auguri di buon lavoro».