A vent’anni dalla morte, nell’ambito delle iniziative per il 180simo di fondazione della Diocesi,
si terrà la prossima settima ad Alcamo un convegno storico sulla figura dell’arcivescovo alcamese Salvatore Asta, nunzio apostolico in Vietnam ed in Turchia in anni cruciali per le vicende internazionali e poi in Portogallo.
In questi mesi, su sollecitazione dell’associazione di volontariato alcamese “Il Golfo”, il vescovo Fragnelli ha portato avanti un importante lavoro di relazioni, ricerche e studi in ambito internazionale e locale e ha incaricato lo storico e saggista Vittorio De Marco docente all’Università del Salento di studiare la figura dell'arcivescovo alcamese.
Giovedì 12 dicembre con inizio alle ore 17 nella Chiesa di Maria SS. del Soccorso ad Alcamo si terrà quindi il convegno che raccoglie l’impegno di ricerca di questi mesi. Sul tema “Alcamo nel mondo. Salvatore Asta, la diplomazia della speranza” interverranno appunto lo storico Vittorio De Marco che presenterà una prima traccia frutto delle sue ricerche e il cardinale Paolo Romeo, già nunzio apostolico ad Haiti, Colombia, Canada e Italia e arcivescovo emerito di Palermo che parlerà del ruolo discreto e fondamentale della diplomazia vaticana per la pace. I lavori saranno introdotti dal vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli; modera il notaio Stefano Narici. Intermezzi musicali dei maestri Baldo Barone ed Eliana Di Prima. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’associazione “Il Golfo” e con il patrocinio del comune di Alcamo.
"La memoria è una risorsa e un luogo dove attingere fiducia e coraggio per il presente ed il futuro. Come nel tempo di monsignor Asta il mondo diviso in due blocchi attraversava un momento molto difficil, anche oggi mentre ci prepariamo ad un Giubileo in uno scenario di violenza e guerra sempre più vicino, il convegno può aiutarci a focalizzarci sul bene, sul ritrovare le motivazioni e l'impegno al servizio gratuito per seminare speranza e rappresentare un richiamo ad ogni alcamese, ad ogni fedele a fare cose grandi nel proprio mondo, perché quel mondo è qui – dice il vescovo Pietro Maria Fragnelli.