Desidero esprimere, a nome delle famiglie dei pazienti emoglobinopatici delle province di Agrigento e Trapani, il mio più sincero ringraziamento per il grande impegno dimostrato dal Dott. Lillo Restivo, coordinatore provinciale della nostra associazione. Il suo lavoro infaticabile ha fatto sì che anche a Trapani, come già accaduto ad Agrigento, i pazienti possano finalmente accedere alle cure senza dover affrontare spese insostenibili, rappresentando una grande conquista per la nostra comunità.
Per troppo tempo, i pazienti emoglobinopatici sono stati costretti a pagare di tasca propria le farmacie territoriali per accedere alla terapia ferrochelante, nonostante la Regione Sicilia preveda un nomenclatore sanitario per coprire i costi dei presidi necessari. Questa situazione ha gravato pesantemente sulle famiglie, già provate dalla gestione di una patologia così impegnativa.
Quest’estate, complice anche il rifiuto di alcune farmacie di fornire i presidi, il Dott. Restivo ha denunciato la situazione e avviato un confronto con le Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) di Agrigento e Trapani. L’ASP di Agrigento ha risolto il problema in tempi rapidi, stanziando un fondo specifico per l’acquisto dei presidi, che da settembre sono regolarmente distribuiti nelle farmacie ospedaliere.
A Trapani, il percorso è stato più complesso, ma grazie alla determinazione del nostro coordinatore e alla collaborazione seria e costante dei dipendenti dell’ASP, in particolare della Dott.ssa Terrazzino, farmacista dell’ASP di Trapani, il problema è stato risolto. A lei e a tutto il personale coinvolto va il nostro più sentito ringraziamento.
Questa soluzione rappresenta un autentico “regalo di Natale” per le circa 150 famiglie siciliane che per anni hanno dovuto sostenere costi straordinari per garantire cure indispensabili ai loro cari. È un risultato che ci riempie di orgoglio e dimostra come la collaborazione e la determinazione possano fare davvero la differenza.
Un grazie speciale va anche ai Direttori Generali delle ASP, il Dott. Croce e il Dott. Capodieci, per l’attenzione e la professionalità con cui hanno affrontato la questione, contribuendo a restituire dignità e serenità a tante famiglie.
Giuseppe Accardi
Zio di un paziente emoglobinopatico