Scontro all’ARS sui contributi dati alle associazioni, c’è un altro caso Carlo Auteri e riguarda questa volta un deputato azzurro, Alessandro Di Leo. Anche lì pare ci fossero delle elargizioni ad associazioni amiche, a Castel di Lucio fondi per oltre 147 mila euro sarebbero stanziati per spettacoli organizzati da due associazioni a capo delle quali ci sarebbe il segretario del deputato.
M5S e lo stop alla parentopoli
Il Movimento ha presentato un emendamento che prevede che i finanziamenti siano concessi solo tramite avviso pubblico e che i rappresentanti degli enti beneficiari non abbiano legami di parentela o affinità con il Presidente della Regione, gli Assessori o i Deputati regionali.
PD e M5S poi chiedono di cancellare il capitolo di spesa che vale 3 milioni e mezzo destinati all’assessorato al Turismo. Si tratta di una somma consistente che riguarda però iniziative promosse e poi valutate dall’organo politico.
La mossa di Schifani
Il governo regionale propone invece lo stop ai contributi per tutte le associazioni private garantendo somme pubbliche a enti pubblici. Fondi che sarebbero a disposizione delle iniziative dei Comuni, dei Musei, dei Parchi Archeologici.
Una stretta che non consentirebbe più al Terzo settore di esprimersi con progetti di valorizzazione ed ecco che le opposizioni non ci stanno.
Per Roberta Schillaci, M5S, il problema è a monte: “Non abbiamo pregiudizi nei confronti delle associazioni, quelle meritevoli andrebbero finanziate, ma con bando pubblico e criteri fissati dalle commissioni parlamentari dell’Ars”.
La deputata continua: “Ci sono organizzazioni che svolgono funzioni importanti nel campo dell’associazionismo, penso ad esempio ai comitati paralimpici e alle associazioni sportive dilettantistiche che si occupano dei disabili per il loro avviamento motorio e la pratica dello sport”.
I paletti rigidi però possono venire meno proprio per gli emendamenti finiti in un secondo contenitore, parallelo alla Finanziaria: “La linea- ha detto il presidente della Regione, Schifani- è quella di puntare di più sulle ‘macro-misure’ rispetto al passato, cercando di evitare le norme con effetti dispersivi della spesa”.
Scontro in FDI
Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito di Giorgia Meloni, ha sbottato contro Manlio Messina: “Avete creato un sistema in Sicilia e questo non va bene. Noi siamo diversi dagli altri”, parole che hanno indotto, solo per un attimo, Messina alle alle dimissioni da vice capogruppo alla Camera. Mai avvenute.