Si è svolto a Marsala, presso il complesso di S. Pietro, il 5° forum conclusivo e partecipativo cittadino sulla redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) della città. Hanno relazionato il dirigente responsabile del procedimento del settore pianificazione e urbanistica, ing. Pier Benedetto Mezzapelle, progettista; l'altro componente del comitato scientifico, il presidente prof. Ignazio Vinci, lilibetano, presso l'Università di Palermo; gli altri relatori: il prof. Trombino, l'arch. Berlingeri, dirigente generale regionale del dipartimento dell'urbanistica, e i presidenti degli ordini professionali di architetti, ingegneri e geometri.
Si inizia con alcune riflessioni di carattere politico: andando a leggere la delibera di giunta che ha istituito il processo, non si può non notare che dei sette assessori che l'hanno condivisa e firmata non c'è più nessuno; correva l'A.D. 2021, mese di ottobre. Si dà per scontato che tutti i nuovi ne siano a conoscenza e l'approvino, ma su alcuni si nutre qualche dubbio. Ciò che è fattuale è che all'incontro conclusivo erano presenti solo sindaco e vice.
Nel merito, gli scenari di sviluppo del sistema insediativo e della morfologia urbana sono: riperimetrazione del centro storico; visione della città secondo tessuti urbani; valorizzazione del tessuto urbano consolidato, miglioramento dell'identità urbana e della vivibilità della città esistente; miglioramento dei servizi al cittadino e dei luoghi di identità; riduzione del consumo di nuovo suolo e di impermeabilizzazione urbana; rigenerazione della città esistente tramite procedure di cui all’art. 26 l.r. 19/20; recupero del rapporto città, costa, mare; valorizzazione dei bagli e degli insediamenti rurali per lo sviluppo di forme di turismo; promozione della qualità architettonica tramite l'individuazione di concorsi pubblici di progettazione.
Inoltre, per lo sviluppo del sistema economico e produttivo: incentivare l'economia e l'agricoltura a km zero; incentivare il partenariato pubblico-privato con il plusvalore generato che può prevedere una ripartizione dell'aumento della rendita (si riportano i seguenti esempi: 60-40% Padova, 67-33% Roma), o il completo incameramento da parte del privato, in cambio della realizzazione di opere pubbliche; il rinnovamento di funzioni urbane con un mix funzionale avanzato.
Altro elemento essenziale è la mobilità: realizzare un polo multimodale di interscambio in cui le diverse modalità di trasporto, pubbliche e private, possano interconnettersi, massimizzando l’efficacia del trasporto pubblico locale; recuperare e valorizzare aree dismesse o sottoutilizzate nel centro urbano; spostare l'autostazione dal centro storico, con conseguente recupero e incremento della vivibilità di Piazza del Popolo, area di pregio della città; ridurre le percorrenze "a vuoto" generate dall’attuale localizzazione dell'Autoparco Comunale, ulteriore elemento di inefficienza del trasporto pubblico locale cittadino. Il recupero degli edifici potrà permettere l'insediamento di nuove attività commerciali e servizi.
Poi, un tracciato che prevede un prolungamento dello Scorrimento Veloce da Trapani Birgi a Marsala, che dalla SS 188, in prossimità dell'ospedale di Lilibetano, termini con la rotatoria sulla SS 115 in corrispondenza del nuovo asse di penetrazione al porto di Mazara del Vallo. Peccato che il finanziamento l'attuale amministrazione l'abbia perso. Il PUG, lo ha confermato il primo cittadino, "entro maggio 2025 sarà adottato in Giunta".
Nel frattempo, i piani propedeutici al PUG in cui confluiranno sono ad oggi: Regolamento Edilizio Comunale, approvato; Piano del Centro Storico, idem; Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, adottato dal Consiglio comunale, è attualmente in fase di istruttoria presso l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, poi tornerà a Sala delle Lapidi per l'approvazione definitiva; Piano di Utilizzazione della Preriserva, avviati gli studi preliminari per la redazione del piano, si prevede di poterlo trasmettere al Consiglio comunale entro il prossimo autunno.
In conclusione, lavoro di grande livello da calare nel PUG e poi da sottoporre al Consiglio comunale per l'approvazione. In quella sede potrebbero sorgere delle complicazioni, come è accaduto in passato sul PRG.
Vittorio Alfieri