Continua a far discuterere a Marsala la recente nomina del dott. Giuseppe Briuccia come esperto del Sindaco per l’attuazione del programma elettorale, conferita tramite il Decreto Sindacale n. 34 del 6 novembre 2024. L’incarico, basato sull’art. 14 della L.R. n. 7/1992, è stato giustificato dalla necessità di supportare il primo cittadino in attività giuridico-amministrative e progettuali. Tuttavia, la decisione ha suscitato dubbi e polemiche, sollevando questioni di opportunità politica.
Le motivazioni ufficiali
Secondo quanto riportato, Briuccia dovrà fornire assistenza in numerosi ambiti, tra cui:
- Supporto negli incontri con autorità istituzionali e nei progetti legati alle grandi opere.
- Programmazione e accesso a nuovi finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.
- Valutazione delle misure programmatiche per la riorganizzazione della macchina amministrativa.
- Monitoraggio dei contratti d’appalto e valorizzazione dei siti strategici per la città.
Il Sindaco ha sottolineato che la nomina è funzionale all’ammodernamento e digitalizzazione della burocrazia comunale, obiettivi già delineati nei documenti programmatici dell’Amministrazione.
Le polemiche
Nonostante la legittimità dell’incarico confermata dal segretario generale, che ha evidenziato come la nomina rientri tra le prerogative sindacali previste dalla legge, i dubbi restano. Innanzitutto, gli incarichi agli esperti non devono essere generici. E poi il sospetto è che questa scelta possa essere dettata da esigenze di equilibrio politico in vista delle elezioni amministrative del 2026.
Le parole del Sindaco, che ha definito l’incarico di Briuccia essenziale per valorizzare il lavoro svolto finora e per raggiungere gli obiettivi del mandato, non hanno placato le critiche. Alcuni esponenti dell’opposizione vedono nella nomina l’ennesimo esempio di politiche clientelari, mentre i sostenitori dell’Amministrazione difendono la scelta come necessaria per migliorare l’efficienza dell’ente.
Il contesto normativo
L’art. 14 della L.R. n. 7/1992 consente ai sindaci di nominare esperti estranei all’amministrazione per attività specifiche. Tuttavia, il loro numero è limitato in base alla popolazione del Comune. Nel caso di Marsala, il numero massimo consentito è tre. Gli esperti devono inoltre possedere almeno il titolo di laurea e fornire annualmente una relazione dettagliata delle loro attività al Consiglio comunale.
Un dibattito ancora aperto
La nomina di Briuccia riaccende il dibattito sulla gestione delle risorse comunali e sull’effettiva trasparenza delle scelte amministrative. Rimane da vedere se questo incarico si tradurrà in benefici concreti per la città o se resterà un tema divisivo nel panorama politico marsalese.
Vittorio Alfieri