Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha confermato la legittimità della risoluzione del contratto tra l’ASP di Trapani e Althea Italia S.p.A. per la fornitura di ventilatori polmonari legati all’emergenza Covid. La sentenza della prima sezione del TAR Sicilia, presieduta da Salvatore Veneziano, respinge il ricorso di Althea.
La vicenda giudiziaria
La controversia nasce nel 2020, quando l’ASP di Trapani risolse il contratto con Althea per presunti gravi inadempimenti, segnalati anche all’ANAC. La società contestò la decisione e adottò misure di self-cleaning, ma il TAR ha ritenuto che queste non fossero sufficienti per revocare la risoluzione. Nel frattempo, l’assegnazione dell’appalto era stata affidata a Polygon, scatenando un ricorso amministrativo e una parallela causa penale denominata “Aspide”, condotta dalla Guardia di Finanza, che indaga su presunti casi di corruzione nell’ambito sanitario.
Le motivazioni del TAR
Il TAR ha sottolineato che:
La risoluzione del contratto da parte dell’ASP di Trapani era giustificata dal mancato rispetto dei termini di consegna, elemento cruciale per l’appalto.
Nonostante le misure di self-cleaning adottate da Althea, queste non sono state ritenute sufficientemente spontanee o adeguate per sanare l’inaffidabilità dimostrata.
La misura cautelare di esclusione adottata dall’ANAC e i gravi inadempimenti contrattuali hanno compromesso la posizione di Althea, nonostante il successivo annullamento ex nunc della misura interdittiva.
La sentenza rappresenta un ulteriore tassello in una vicenda che continua a svilupparsi anche sul piano penale e civile. La causa principale sulla risoluzione del contratto è ancora in corso presso il Tribunale di Palermo. Nel frattempo, Polygon prosegue nella gestione dell’appalto, giudicata conforme alle normative.