Per un evento ben riuscito in provincia di Trapani, con la commissaria provinciale Eleonora Lo Curto, la Lega conta gli abbandoni.
A lasciare è Marianna Caronia, per lei un ingresso in Noi Moderati, che in Sicilia si legge Saverio Romano.
Un passaggio atteso, che era nell’aria, e non solo perché la Caronia aveva già dato dei segnali ma perché era ferma da troppo tempo in un partito.
Colleziona gagliardetti: UDC- Forza Italia, Cantiere Popolare, Lega, con un passaggio al gruppo misto, poi di nuovo Lega ora Noi Moderati. Ha cambiato 11 partiti, tanto che sui giornali c'è chi la chiama "la regina del trasformismo".
La deputata è pure consigliera comunale a Palermo lascia per la questione legata all’Autonomia differenziata: è nettamente contraria.
Nino Germanà, senatore e commissario regionale della Lega, parla di un partito in crescita: “Le scorse elezioni europee hanno dimostrato come in Sicilia la Lega è ormai una realtà radicata e consolidata grazie al lavoro di una straordinaria comunità umana e politica che con tenacia, passione e determinazione si batte, quotidianamente, per tutelare i propri territori e i propri concittadini nei piccoli e grandi comuni della nostra regione, così come nelle aule parlamentari e al governo regionale e nazionale”.
Aggiunge poi: -“La Lega in Sicilia è composta da un gruppo dirigente organizzato, nonché da sempre più militanti e, oltre a parlamentari e assessori regionali, ha quasi quattrocento amministratori tra sindaci, assessori e consiglieri comunali. Ecco perché apprendiamo con stupore della scelta di Marianna Caronia di lasciare il nostro partito che le ha assicurato alle scorse elezioni regionali una facile rielezione all’Ars grazie al posto concesso nel listino del presidente Schifani in quota Prima l’Italia/Lega per Salvini Premier. Ciò detto, per doveroso rispetto nei confronti dei nostri elettori ed iscritti, non posso che augurare buon lavoro a Caronia per il proprio futuro. Per quanto ci riguarda, continueremo nella nostra azione di strutturazione e radicamento del partito e di difesa della nostra comunità, certi che il consenso attorno alla Lega e ai suoi dirigenti in Sicilia è destinato solamente a crescere”.
Per la Caronia, invece, la ragione dell’abbandono è legata alla sua formazione politico- culturale: “La intransigente posizione assunta sulla autonomia differenziata o sulla netta e pregiudiziale chiusura all’integrazione sociale né ho potuto condividere alcune prese di posizione rispetto a temi sociali, di ordine pubblico e di partecipazione sociale e politica. Il mio impegno sarà quello di favorire un modello economico che punti sui principi di solidarietà e sussidiarietà, sulle vocazioni dei territori, su una politica che contrasti il divario territoriale, sulle pari opportunità, non solo quelle di genere, ma anche quelle tra il nord e il sud del Paese. Ribadisco comunque il mio sostegno al presidente Schifani e al suo governo e, d’intesa con i miei leader nazionali, non farò mancare in nessuna circostanza il mio supporto oltre che politico anche operativo”.