Inizia oggi al Tribunale di Trapani un importante processo che coinvolge 22 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzione di droga, porto abusivo di armi, minacce ed estorsioni. Il procedimento, che deriva dall'operazione antidroga "Aquila", è uno dei più rilevanti nella lotta al narcotraffico in provincia di Trapani.
Le accuse
Gli imputati, residenti ad Alcamo e in altri comuni limitrofi come Castellammare del Golfo, Balestrate e Trappeto, sono accusati di aver gestito un vasto giro di spaccio di cocaina, venduta a 70 euro a dose. Le indagini, condotte dal commissariato di pubblica sicurezza di Alcamo e coordinate dalla Procura, hanno fatto emergere episodi di violenza, minacce ed estorsioni per riscuotere i crediti legati alla vendita di droga.
L'indagine
L’inchiesta, avviata sei anni fa e culminata nell’operazione "Aquila", ha svelato un’organizzazione ben strutturata che utilizzava locali alla periferia di Alcamo, tra cui una sala giochi e un magazzino, come basi per lo spaccio. Le intercettazioni e i video acquisiti dagli investigatori sono stati determinanti per ricostruire il sistema di distribuzione della droga e per identificare gli imputati.
I numeri del processo
Dei 29 iniziali indagati, 22 affrontano oggi il giudizio con rito ordinario. Altri quattro hanno scelto il rito abbreviato, con processo fissato al 27 novembre, mentre due hanno optato per il patteggiamento. L’operazione ha coinvolto non solo cittadini di Alcamo, ma anche persone provenienti da Palermo, Gibellina, Partinico e Borgetto, dimostrando l’ampiezza della rete criminale.
Le connessioni con altre operazioni
Il caso si collega all’operazione “Oro bianco” del 2019, che aveva già fatto luce su un'altra rete di spaccio attiva nella stessa area. La continuità tra le due inchieste sottolinea la presenza di un problema radicato nel territorio, che le autorità stanno cercando di contrastare con interventi sempre più incisivi.