Continua il processo relativo al fallimento dei supermercati Sisa, che vede al centro un’inchiesta su un presunto giro di bancarotta fraudolenta e distrazione di fondi. Gerlando Salvatore Severino, ex amministratore della società A.I.CA., ritenuta responsabile del dissesto, ha avanzato al Tribunale di Agrigento istanza di patteggiamento a due anni di reclusione. Severino, accusato di aver sottratto 4 milioni di euro nell’ambito delle operazioni societarie, avrebbe gestito, secondo l'accusa, un fallimento pilotato volto a trasferire beni e risorse verso una nuova società controllata, Quadrifoglio Srl.
Altri imputati, tra cui Giovanni, Carmelo Elio, Giuseppe Laura Alongi e Vincenza Cipolla, membri della famiglia Alongi, hanno scelto il rito abbreviato. Secondo l’accusa, i fondi distratti sarebbero stati utilizzati per sostenere attività riconducibili agli imputati, con un presunto sistema di riciclaggio operato nel 2018.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno portato anche al sequestro dei beni della famiglia Alongi, inclusi i punti vendita e il magazzino legati al marchio R7/Sisa. Recentemente, il Gip Giuseppe Zampino ha respinto la richiesta della Procura di destinare la gestione dei supermercati a una nuova società, confermando invece il sequestro.
Il crack coinvolge anche Giovanni Alongi, già sotto processo per altre operazioni finanziarie illecite. Secondo gli inquirenti, il controllo della rete di supermercati sarebbe servito per acquisire illecitamente fondi e beni, aggravando la situazione economica della società fino al fallimento.
L'inchiesta prosegue, con ulteriori sviluppi attesi nel processo che coinvolge una complessa rete di operazioni societarie e finanziarie.