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20/11/2024 07:00:00

Al Sant’Antonio Abate un intervento innovativo su paziente fragile con frattura al femore

Un delicato intervento chirurgico con un innovativo protocollo anestesiologico su un paziente di 81 anni con frattura basicervicale del femore è stato eseguito presso l’ospedale Sant’Antonio Abate. L’equipe chirurgica, composta dagli ortopedici Francesco Paesano e Pietro Aiuto, e dal responsabile dell’UOS Terapia del dolore Trapani-Salemi, Vito Bongiorno, coadiuvati dagli infermieri di sala operatoria Bartolomeo Ognibene e Francesco Ruggirello, e di anestesia, Pierpaolo Mogliacci, ha operato secondo un protocollo anestesiologico derivante dalla combinazione dei tre blocchi locoregionali PENG (Pericapsular Nerve Group Block), ESP sacrale ed ESP lombare, che ha consentito di intervenire sul paziente in maniera sicura e tempestiva, senza ricorrere all’anestesia subaracnoidea (c.d. Anestesia spinale) garantendo una gestione ottimale del dolore intra e post operatorio senza oppiacei, con un impatto positivo sul recupero e sulla qualità della vita dello stesso paziente.

Per alcune categorie di pazienti, infatti, l’uso di anticoagulanti o antiaggreganti, porta spesso a un ritardo di esecuzione degli interventi ortopedici, ben oltre le 48 ore, a causa dei tempi di sospensione di tali farmaci che non consentono l’esecuzione delle anestesie tradizionali (anestesia spinale). In alternativa, l’anestesia generale comporterebbe rischi significativi in pazienti anziani con comorbilità. La combinazione di blocchi locoregionali può, invece, risultare vincente nel superare questi ostacoli.
Attualmente la letteratura scientifica mondiale presenta poche pubblicazioni che esplorano l’uso combinato del blocco PENG (Pericapsular Nerve Group) e del blocco ESP sacrale. L’intervento eseguito nel presidio sanitario trapanese apre nuovi orizzonti verso un approccio anestesiologico altamente innovativo.

“L’utilizzo di una metodica d’avanguardia – ha affermato Ferdinando Croce, direttore generale dell’Asp di Trapani - si inserisce nell’ottica di una sanità più attenta al benessere del paziente e orientata al futuro, dove la realizzazione dell’ospedale senza dolore, soprattutto in riferimento alla popolazione più anziana, rappresenta una risposta concreta alle esigenze dei pazienti. La gestione innovativa di queste patologie, in particolare delle fratture di femore – ha sottolineato Croce - assume una rilevanza sociale crescente e la possibilità di trattare tempestivamente e senza dolore questi pazienti, evitando l’uso di oppioidi e riducendo le complicanze, è un aspetto che contribuisce a migliorare la qualità della vita e a garantire una gestione più sicura ed efficace delle patologie ortopediche in questa fascia di età”.



Infomedica | 2024-11-09 11:19:00
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