Sicilia. La grande abbuffata del turismo. Così i fondi per eventi e spettacoli sono in mano al centrodestra
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Il caso Auteri potrebbe essere lo spartiacque. Da ora tagli seri ai fondi alle associazioni e agli enti vicini ai politici.
“Profilo basso”, è l’ordine che arriva dai dirigenti dei partiti siciliani (specie quelli di governo) in vista del Bilancio. Potrebbe. Perchè, come spesso accade alle cose siciliane, (il caso Cannes insegna), si ascolta il vecchio saggio: “calati junco chi passa la china”. Facciamo passare la piena, per poi ricominciare.
Le indagini
Sui fondi regionali destinati agli spettacoli è stata aperta un’indagine dalla Procura di Siracusa, che vuole fare luce su possibili irregolarità nella concessione dei contributi ad associazioni e enti culturali. L'inchiesta è scaturita dopo un servizio televisivo che ha puntato i riflettori su presunti favoritismi, in particolare verso associazioni di Sortino, legate al deputato regionale Carlo Auteri, ormai ex Fratelli d’Italia e ora nel Gruppo Misto. Auteri ha respinto le accuse, dichiarandosi disponibile a collaborare per chiarire la sua posizione.
Il presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, che ha ribadito l'importanza di un cambio di passo nei metodi di finanziamento degli eventi culturali, proponendo maggiore trasparenza e rispetto tra le istituzioni. La questione ha alimentato il dibattito politico, con Fratelli d’Italia che ha dichiarato di non voler riprendere Auteri tra le sue fila, lasciandolo al Gruppo Misto. Intanto, la Corte dei Conti monitora l’assegnazione dei fondi, puntando a fare chiarezza su possibili abusi.
I partiti corrono ai ripari
Lo scandalo sui fondi destinati a enti e associazioni legate a politici siciliani scuote l’Assemblea Regionale Siciliana, mettendo in discussione la gestione delle risorse pubbliche. Il caso Auteri, già sotto la lente della Corte dei Conti e della Procura di Siracusa, ha portato alla luce una prassi consolidata che ora costringe i partiti a correre ai ripari.
Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha proposto lo stop alle prebende nelle Finanziarie: “Non è una proposta di legge, ma un’idea”, ha dichiarato, ribadendo la necessità di ristabilire l’onorabilità del Parlamento. Tuttavia, Galvagno distingue tra eccellenze come le Orestiadi di Gibellina, che difende apertamente, e la gestione opaca di altre risorse.
Fratelli d’Italia ha avviato una ricognizione interna, spinto dai vertici nazionali, per chiarire i legami tra assessorati e associazioni beneficiarie. Anche il Pd, sotto pressione dalla segreteria nazionale, chiede una discontinuità rispetto al passato. Tuttavia, queste prese di posizione rischiano di creare spaccature interne tra le diverse componenti dei partiti.
In casa M5S, Nuccio Di Paola ha aperto alla proposta di Galvagno, ma avverte: “La centralità dell’Aula non può essere messa in discussione”. Forza Italia opta per un profilo basso, mentre la DC, per voce di Carmelo Pace, difende il ruolo dei parlamentari: “La politica è fatta di scelte, assumiamoci le nostre responsabilità”.
Fabio Mancuso, coordinatore degli autonomisti, punta il dito sull’insoddisfazione delle associazioni escluse dai fondi: “Se 82 realtà si lamentano, un problema ci sarà”. Intanto, il percorso della nuova Finanziaria, che Schifani spera di approvare entro Natale, si preannuncia tutto in salita.
Ecco eventi e sponsor
Il giocattolo si è rotto. E dopo il caso Auteri spuntano tutti i contributi concessi ad enti e associazioni vicine ai partiti politici, o che hanno sponsor nell’area del centrodestra.
Nella manovrina dell’Ars di Agosto venivano chiamati "interventi finanziari urgenti". Circa 8,5 milioni di euro ad associazioni ed enti legati al mondo politico siciliano. Tra contributi straordinari e anticipazioni fino all’80% dei fondi concessi, alcune scelte hanno sollevato interrogativi sull’opportunità e la trasparenza di tali finanziamenti.
Qualche esempio. A Serradifalco, 137 mila euro sono stati destinati alla sostituzione della tribuna Sud del campo comunale. Il sindaco è Leonardo Burgio, commissario provinciale della Lega. Sempre nel calcio, 294 mila euro sono andati al Trapani Calcio, il cui “General Counsel” è Roberto Schifani, figlio del governatore.
Nel settore gastronomico, l’ex deputato FdI Nicola Catania ha proposto 100 mila euro per il Gran Galà del Gambero Rosso a Mazara del Vallo. A Sortino, comune d’origine di Carlo Auteri, sono stati concessi 88.200 euro per i carnevali medievali, 68 mila euro all’Antica Famiglia Puglisi per la manifestazione “Borgo dei pupi” e 49 mila euro per i festeggiamenti in onore di Santa Sofia.
Nel trapanese, due associazioni considerate vicine all’ex deputato regionale Livio Marrocco (Fdi), Alpha Omega e Nova Civitas, hanno ricevuto finanziamenti. Per la promozione turistica, 49 mila euro sono andati alla pro loco di Ventimiglia di Sicilia, il cui sindaco Girolamo Anzalone è vicino a Fratelli d’Italia.
Anche il settore culturale ha visto beneficiari con legami politici. Per il docufilm sulla Targa Florio, progetto caro all’assessore Alessandro Aricò, sono stati stanziati 68 mila euro. Inoltre, l’assessora al Turismo Elvira Amata (Fdi) ha proposto un contributo per l’associazione Development di Messina per progetti legati al musical.
A Termini Imerese, finanziamenti per attività sportive hanno diviso le preferenze del centrodestra. All’associazione “Sport Center” (49 mila euro) sarebbero vicini Giuseppe Milazzo (Fdi) e la Lega, mentre la “Termitana 1952” è associata a Fabrizio Ferrara (Fdi).
Tra i forzisti, il Blue Fest di Siracusa ha ricevuto 191 mila euro, graditi al deputato Riccardo Gennuso. L’associazione Socialomnia, considerata vicina a Gaspare Vitrano, ha ottenuto 98 mila euro, mentre 49 mila euro sono andati alla “Don Carlo” di Misilmeri, ritenuta legata allo stesso Vitrano.
Questi interventi, apparentemente distribuiti secondo logiche politiche, alimentano il dibattito sulla trasparenza e sull’uso dei fondi pubblici in Sicilia, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse regionali.
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