Un mese di agonia si è concluso tragicamente per Vincenzo Compagnone, 21 anni, che è deceduto dopo essere precipitato da una scogliera a Terrasini lo scorso ottobre. Ricoverato inizialmente in condizioni critiche al Trauma Center dell'ospedale Villa Sofia di Palermo, le sue condizioni si sono aggravate al punto da richiedere il trasferimento all’Ismett, dove purtroppo è spirato. La notizia è stata diffusa dal sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, che ha voluto esprimere il cordoglio della comunità.
Il ricordo del sindaco e della comunità
"È sempre difficile trovare le parole per comunicare una tragedia così grande – ha scritto il sindaco Maniaci sui social –. Un altro angelo di questa comunità che vola via". Vincenzo era conosciuto per la sua gentilezza, disponibilità e gioia di vivere, qualità che hanno lasciato un segno profondo in chi lo ha conosciuto. "Vogliamo stringerci intorno ai genitori di Vincenzo, offrendo loro tutto il nostro calore e la nostra vicinanza – ha aggiunto il primo cittadino –. Ricorderemo sempre il suo sorriso e la sua voglia di vivere. Ha lottato con coraggio fino alla fine. Resterai per sempre nei cuori di Terrasini".
Le indagini sulla caduta
Il giovane era precipitato dalla scogliera in circostanze ancora al vaglio dei carabinieri. L'incidente sarebbe avvenuto in piena notte, intorno alle 3, vicino a un bar. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato che Vincenzo era solo al momento della caduta, che sembra essere avvenuta a causa di una perdita di equilibrio. Dopo essere caduto in un canneto, è stato soccorso e trasportato d’urgenza al Villa Sofia.
Il calvario in ospedale
Dopo il ricovero, Vincenzo era stato sottoposto a un complesso intervento chirurgico per la rimozione di un rene gravemente danneggiato. Tuttavia, nonostante gli sforzi dell’équipe medica, le sue condizioni si sono aggravate progressivamente. Trasferito all’Ismett per ulteriori cure, il giovane è deceduto, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità.