“Una scelta grave e miope che danneggia irreparabilmente l’economia del Sud”. Così esordisce il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, in risposta alla mancata previsione dei fondi necessari alla Decontribuzione Sud nella nuova legge di bilancio nazionale. La misura, che era stata prorogata dalla Commissione Europea fino al 31 dicembre 2024, rischia ora di non avere copertura finanziaria, privando le imprese del Mezzogiorno di uno strumento essenziale per sostenere l’occupazione.
“Abbiamo appena approvato un Documento di economia e finanza regionale (Defr) in cui si tracciano scenari di crescita economica e occupazionale per la Sicilia – continua Safina - ma queste stime si basavano sulla presenza degli sgravi contributivi nazionali. Senza i 5,5 miliardi di euro destinati a tutto il Sud – di cui una quota rilevante per la nostra isola – le previsioni ottimistiche del Defr sono soltanto ipotesi prive di basi concrete”.
Safina avverte che questa mancanza di investimenti rischia di colpire duramente l’occupazione in Sicilia, una regione che ancora fatica a competere con le economie del Nord. “Mentre il Governo regionale presenta dati incoraggianti sull’economia siciliana, la realtà è che il nostro sistema produttivo ha bisogno di misure come la Decontribuzione Sud per consolidare realmente la crescita e la competitività - conclude il deputato trapanese -. “Le previsioni del Defr rischiano di essere scritte sull’acqua se Roma non interviene con i fondi necessari”.