L’inchiesta sull’Heron Bay, il complesso residenziale affacciato sulla Riserva Naturale dello Stagnone, ha portato alla luce inquietanti intrecci tra criminalità organizzata e affari illeciti in un’area di straordinario pregio ambientale. Sull'inchiesta, della quale potete leggere su tp24 interviente il Circolo di Legambiente Marsala Petrosino, con una nota a firma del presidente Giuseppe Marino.
“Questa vicenda – si legge nella nota – dimostra ancora una volta che la mancanza di attenzione e cura della Riserva da parte degli organi istituzionali deputati a tutelarla e valorizzarla sta catalizzando gli interessi della criminalità organizzata”. Un’accusa netta, che mette in evidenza come l’area, anziché essere protetta, sia diventata terreno fertile per speculazioni e affari illeciti, con gravi danni per l’ambiente e per i cittadini.
Il presidente Marino sottolinea come Legambiente denunci da anni la situazione allo Stagnone, che dovrebbe essere un modello di gestione sostenibile e valorizzazione naturale, ma che si è invece trasformato in un “crogiolo di affari”.
"Ribadiamo per l’ennesima volta che questa situazione non è più tollerabile e chiediamo con forza alla Regione Siciliana di dare una gestione della Riserva ad un soggetto che sia veramente in grado di tutelarla in quanto la gestione attuale si è rivelata palesemente fallimentare", conclude Marino.