Il 17 novembre 2024 alle ore 16:00, nella suggestiva cornice della Sala Fulvio Sodano a Palazzo D'Alì, l’associazione culturale Poetica "Ophea" presenta un evento culturale dedicato al culto della Venere di Erice, una figura antica e misteriosa dalle radici profonde nella storia siciliana. L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Trapani, propone una conferenza e una mostra collettiva di arte contemporanea, entrambe centrate sul culto della dea Venere, divinità simbolo di amore e femminilità, il cui culto in Sicilia ha attraversato i secoli e si è diffuso nel Mediterraneo.
"La Venere di Erice, il culto siciliano e la sua diffusione nel Mediterraneo"
L'evento si aprirà con una conferenza condotta dalla Professoressa Adriana Abate Occhipinti, rinomata studiosa delle tematiche femminili e delle rappresentazioni sacre della donna nell’antichità. La Professoressa Occhipinti guiderà il pubblico in un viaggio attraverso la storia, le origini e la diffusione del culto della Venere ericina, offrendo una panoramica culturale e archeologica sul suo significato e sulla sua evoluzione. Con l'ausilio di diapositive esplicative, la conferenza presenterà immagini di reperti archeologici legati a questo antico culto, offrendo una visione completa della ricchezza culturale e dell'influenza che la figura della Venere ha esercitato nel mondo mediterraneo.
La mostra collettiva di arte contemporanea
A completare l'incontro culturale, l'associazione "Ophea" inaugura una mostra collettiva sul tema "La Venere di Erice". Undici artisti siciliani, tra cui Massimo Occhipinti, Giovanni Bevilacqua, Maria Antonietta Rizzo e Francesca Giambino, esporranno opere ispirate alla figura di Venere, esplorando il concetto di femminilità, libertà e rispetto. La presidente dell'associazione, Paola Gusinu, sottolinea il significato profondo dell'iniziativa: "Consapevoli che non può esserci amore senza rispetto, senza l’accettazione dell’altrui libertà, libere di crescere, libere di sapere, libere di essere libere, nello spirito". L’esposizione invita così il pubblico a una riflessione sull’indipendenza e sulla dignità delle donne, promuovendo un messaggio forte contro ogni forma di violenza.
L’ingresso all'evento è gratuito e rappresenta un'opportunità unica per approfondire la storia di uno dei culti più affascinanti dell'antica Sicilia, attraverso il dialogo con esperti e la visione di opere d'arte contemporanea ispirate a un tema che unisce storia, spiritualità e impegno civile.