Da ieri è attiva la nuova piattaforma dedicata alle imprese siciliane che intendono richiedere un contributo per contrastare il caro mutui. La misura, fortemente voluta dal governo regionale e gestita da Irfis FinSicilia Spa, è destinata alle aziende che hanno subito un incremento dei tassi d’interesse sui mutui a tasso variabile e prevede uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro.
Le imprese potranno presentare le domande di contributo con un mese di tempo a disposizione per completare la procedura sulla piattaforma digitale appositamente predisposta da Irfis. La raccolta delle istanze si concluderà il 12 dicembre e, contrariamente a un “click day”, le richieste saranno valutate in seguito alla chiusura del periodo di presentazione.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Questa misura, fortemente voluta dal mio governo, punta a sostenere il mondo produttivo, che è da sempre una priorità. Abbiamo messo in campo un provvedimento per abbattere l'aumento degli interessi dei mutui a tasso variabile, che ha pesato sugli imprenditori siciliani. Il successo della misura precedente rivolta alle famiglie dimostra che stiamo andando nella direzione giusta per contrastare gli effetti dell'inflazione e del costo della vita».
Anche la presidente di Irfis FinSicilia, Iolanda Riolo, ha confermato il pieno supporto alle imprese siciliane: «Irfis è pronta a intervenire al fianco del sistema produttivo dell’Isola per contribuire a realizzare questa importante misura voluta dal governo e votata dall’Assemblea Regionale Siciliana».
Il decreto che attiva la misura, firmato dall’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, è stato elaborato con il contributo dell’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, e ha ricevuto il via libera della giunta regionale e il parere positivo della commissione Bilancio dell’ARS.
L’erogazione delle risorse agli aventi diritto è prevista entro il primo trimestre del 2025, con l’obiettivo di fornire un concreto supporto al tessuto produttivo siciliano in un contesto economico caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche.
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La Regione chiede di costituirsi parte civile nel processo per l'omicidio di Mico Geraci - La Regione Siciliana, nell'udienza fissata per il 15 novembre, chiederà al Tribunale di Palermo di costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio del sindacalista Mico Geraci, ucciso dalla mafia l’8 ottobre 1998 a Caccamo, in provincia di Palermo. Lo ha deliberato il governo regionale nel corso della seduta di giunta di questo pomeriggio.
«Il coraggio e l’impegno che Geraci dimostrò nell’opporsi alla criminalità organizzata e in difesa dei lavoratori – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – lo rendono una figura esemplare per tutti i siciliani. Per questo, riteniamo doveroso essere pienamente partecipi di questo percorso che, finalmente, dopo 26 anni porterà a fare giustizia e arrivare alla verità».