Trapani, patto per i giovani: "Uniti contro la fuga di cervelli"
Un passo importante per il futuro dei giovani trapanesi è stato compiuto con la firma del "Patto Educativo di Comunità: Scuola, Università e Territorio per un orientamento di qualità". L’accordo, siglato nel Salone di Rappresentanza della Prefettura, ha visto riuniti i rappresentanti delle scuole superiori, dell'Università di Palermo - Polo di Trapani e delle istituzioni locali. Obiettivo principale: contrastare il disagio giovanile e favorire il successo formativo dei ragazzi attraverso una vera e propria comunità educante, che dia risposte concrete ai bisogni dei giovani, valorizzandone il protagonismo e la partecipazione attiva.
Un segnale importante per Trapani, dove gli iscritti all'Università sono circa 500 e dove si avverte la necessità di investire sui giovani e sul loro futuro. Il Patto si propone di rafforzare la collaborazione tra scuole e università, garantendo attività di orientamento mirate e rispondenti alle esigenze del territorio. Ma non solo: l'obiettivo è anche quello di creare un ambiente ricco di servizi e opportunità, in cui i giovani possano sentirsi valorizzati e spronati a investire il proprio talento nella comunità locale.
"Un patto per camminare insieme"
"Un patto di socialità che unisce istituzioni e ragazzi- ha affermato il Prefetto Daniela Lupo - Un impegno a camminare insieme per crescere insieme, facendo conoscere ai giovani le opportunità che questo territorio offre". Il Prefetto ha sottolineato l'importanza di rendere Trapani sempre più attrattiva, fornendo servizi adeguati e contrastando la fuga di giovani verso altre realtà.
Una università a misura di studente
"Un momento importante per l'Università di Palermo a Trapani - ha commentato il Magnifico Rettore Massimo Midiri - Con 14 corsi di laurea, Master e dottorati, siamo diventati un vero e proprio Ateneo. Ora è fondamentale la sinergia con le istituzioni per guidare i nostri studenti verso il futuro". Midiri ha ribadito l'importanza di offrire un'esperienza formativa completa, che vada oltre il titolo di studio e renda i ragazzi cittadini attivi e responsabili.
Servizi e opportunità per trattenere i talenti
Il "Patto Educativo di Comunità" prevede un sistema strutturato di orientamento che aiuti i ragazzi a scegliere percorsi di studio in linea con le esigenze del territorio e del mercato del lavoro, possibile grazie alle concrete iniziative messe in campo dalla Regione Siciliana e i diversi Enti.
L’Università di Palermo, in particolare, si è impegnata a rafforzare il Polo universitario di Trapani ampliando l’offerta formativa, già portata negli ultimi anni a 14 corsi di laurea, master, e dottorati di ricerca. Questo incremento rappresenta una base solida per iniziative pratiche che avvicinino i giovani al mondo del lavoro, favorendo stage, tirocini e progetti di ricerca applicata in collaborazione con le aziende locali.
Turano ha ribadito che “questo non è solo un patto formale, ma l'inizio di un percorso di crescita per il territorio", e ha sottolineato come le istituzioni lavorino per garantire che l’istruzione diventi una porta aperta verso il mondo del lavoro, con percorsi formativi direttamente collegati alle realtà produttive locali.A supporto di queste iniziative, l’assessore ha anche richiamato l’attenzione su un cambio normativo che mira a rendere più flessibile e inclusivo il sistema educativo, facilitando l’integrazione tra scuole e università e rendendo più agevoli i passaggi tra vari livelli di istruzione.
Questo cambio di legge vuole essere una risposta concreta per sostenere i giovani in un periodo decisivo della loro vita, dando loro la possibilità di studiare senza sentirsi costretti a migrare verso altre città. "Lavoriamo su una nuova legge regionale mantiene il finanziamento stabile e non pro capite, per evitare che i ragazzi vadano fuori", ha spiegato l'Assessore Regionale alla Formazione, Mimmo Turano. "I ragazzi non devono pensare all'aeroporto come un servizio per la fuga. Dobbiamo offrire loro servizi, opportunità di crescita, un'università che sia un anticorpo alla criminalità organizzata".
Turano ha poi elencato alcuni servizi che la Regione intende potenziare: "Navette, mensa, possibilità di alloggi: questi sono servizi necessari per vivere bene il Territorio. L'Università deve dare non solo conoscenza, ma anche saper fare, preparare i giovani alle nuove tecnologie. Professionisti strategici che sappiano intercettare nel territorio nuove figure professionali".
La chiave è "ascoltare le fragilità dei giovani"
"Un patto a favore delle nuove generazioni", ha dichiarato la Presidente del Tribunale di Trapani, Caterina Camassa. "Un impegno che ci vede uniti nella formazione e nel contrasto alle fragilità dei giovani. Dobbiamo entrare nelle scuole, stabilire un rapporto diretto con i ragazzi, ascoltare le loro esigenze e offrirgli il nostro sostegno".
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