A distanza di cinquant'anni dalla tragica alluvione che colpì Castellammare del Golfo, causando la morte di due persone, la memoria di quell’evento drammatico torna a sollevare interrogativi sulla sicurezza del territorio e delle sue infrastrutture. Oggi, più che mai, eventi meteorologici estremi ci ricordano quanto sia importante prendersi cura del nostro ambiente, soprattutto in un contesto di urbanizzazione in continua espansione.
Con il rischio di una stagione delle piogge particolarmente intensa alle porte, a seguito di un periodo di siccità che ha messo a dura prova coltivazioni e risorse idriche, un gruppo di cittadini propone al Comune di Castellammare del Golfo interventi urgenti per prevenire potenziali disastri.
In una lettera inviata al Sindaco della città, si suggerisce l’attuazione di una pulizia straordinaria e mirata in alcune delle zone più vulnerabili. In particolare, vengono indicati il canalone di via Lavinaro, le caditoie di via Segesta e via Trento, nonché il letto del fiume Guidaloca, storicamente considerati punti critici per il deflusso delle acque. L’obiettivo di tali interventi è quello di evitare intasamenti e facilitare il flusso regolare delle acque piovane, prevenendo così il rischio di allagamenti e danni alla cittadinanza.
Oltre agli interventi urgenti, il gruppo propone anche una riflessione più a lungo termine, con azioni di sensibilizzazione rivolte alla salvaguardia del territorio. Il coinvolgimento della comunità attraverso campagne informative e iniziative educative potrebbe contribuire a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di rispettare l’ambiente, ridurre il rischio di danni e migliorare la resilienza del territorio alle sfide climatiche future.
Con questa proposta, i cittadini chiedono all’amministrazione comunale di farsi trovare pronta di fronte a possibili emergenze, agendo con tempestività per proteggere la sicurezza e il benessere della comunità castellammarese.