Sono spariti 600 mila euro destinati al comune di Castelvetrano. Il contributo regionale era destinato al depuratore della città per permettere l’uso delle acque reflue in agricoltura (ne abbiamo parlato qui). Certo, il termine “spariti” forse non è quello giusto, perché potrebbero rispuntare nella prossima finanziaria, ma attualmente il finanziamento è stato bloccato.
A darne notizia per primo, l’onorevole di Fratelli d’Italia Giuseppe Bica che, qualche giorno fa, aveva annunciato che il contributo fosse stato bloccato dall’opposizione, con l’onorevole Cristina Ciminnisi del Movimento Cinque Stelle tra i primi firmatari.
La Ciminnisi però ha subito replicato che la norma sul depuratore di Castelvetrano è stata stralciata “dalla Presidenza dell’Ars (FdI) dopo la conferenza dei capigruppo e non è mai arrivata né è stata votata in aula, perché tolta dal testo prima del voto e rimandata alla imminente manovra finanziaria”. Non che se fosse approdata in aula sarebbe cambiato molto, spiega ancora la Ciminnisi, “sarebbe poi stato ritirato, come è stato fatto per moltissimi altri presentati dalle opposizioni”.
Ma Bica ed il suo gruppo parlamentare non ci stanno e pubblicano sui social l’emendamento soppressivo firmato dalle opposizioni, cerchiando in rosso proprio il nome della Ciminnisi. Un emendamento accolto da Schifani, sottolinea Bica, “per garantire un clima di collaborazione istituzionale”. Sì, perché secondo l’onorevole “lo stralcio della norma è stato esplicitamente richiesto proprio dalle opposizioni, M5S in testa, come conditio sine qua non per raggiungere l'accordo sulle variazioni di bilancio”.
Una polemica che sembra non aver coinvolto in modo diretto la politica locale. Al momento almeno, nemmeno i due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia hanno commentato la cosa sui propri profili social. Nessuno dei due si è schierato apertamente dalla parte di Bica, forse perché passati all’opposizione come reazione alla nomina ad assessore di Davide Brillo in quota FdI. Come noto, la segreteria provinciale del partito, influenzata da Nicola Catania (che però aveva perso la carica di consigliere regionale e al suo posto era subentrato Bica) aveva chiesto al sindaco Lentini di nominare invece l’avvocato Francesco Sammartano. E dato che il primo cittadino ha voluto Brillo (con l’apprezzamento di Bica), FdI si trova adesso all’opposizione con una presenza in giunta. Ma è questioni di tempo, sono cose che prima o poi si risolvono.
Insomma, al momento Fratelli d’Italia è spaccata, il contributo di 600 mila euro è rimandato alla prossima finanziaria e il botta e risposta tra Bica e la Ciminnisi ha prodotto, nell’esiguo numero delle persone interessate, una gran confusione. Al punto che uno dei principali giornali on line locali ha pure sbagliato depuratore, riferendosi a quello di Selinunte invece che a quello di Castelvetrano.
Egidio Morici