La siccità continua a mettere in ginocchio l'agricoltura in Sicilia, colpendo duramente anche il settore della birra artigianale, che si trova a fare i conti con una drastica riduzione delle risorse. Secondo quanto riportato da esperti del settore come Daniele Azzaretto, referente per il birrificio siciliano Coldirretti, la produzione di orzo, uno degli ingredienti chiave per la birra, ha subito un crollo. La penuria d’acqua e il caldo estremo hanno infatti causato un calo della resa agricola, con una contrazione del 25% rispetto alla media nazionale e una riduzione della produzione del 40% in alcune zone dell’isola.
Questo calo produttivo non riguarda solo le quantità, ma anche la qualità del raccolto, compromettendo ulteriormente la filiera. Le difficoltà sono state accentuate dal fatto che molti agricoltori hanno scelto di non piantare orzo o di ridurre drasticamente le coltivazioni, anche a causa dei costi elevati per l’irrigazione e delle limitazioni sull’uso dell’acqua.
Le conseguenze si riflettono direttamente sul mercato della birra artigianale. Le prime ripercussioni sono già visibili nella produzione e nel prezzo delle bottiglie, con un incremento delle tensioni sul costo delle materie prime. A causa della scarsità di orzo e dell’aumento dei costi di produzione, i birrifici locali si trovano a fronteggiare una vera e propria crisi, che potrebbe tradursi in una riduzione dell’offerta o in un ulteriore aumento dei prezzi al consumo.
Oltre alla birra, la siccità ha avuto effetti devastanti anche su altri prodotti agricoli come l'uva da tavola, che ha visto un aumento dei prezzi al dettaglio fino al 60% rispetto allo scorso anno. La riduzione della produzione, unita all’aumento dei costi, ha portato a un rincaro dei prodotti agricoli in Sicilia, con conseguenze economiche che pesano sia sugli agricoltori che sui consumatori.