“Avete l’olio d’oliva più buono del mondo”. Diceva così il fondatore di Starbucks, Howard Schultz, quest’estate ai produttori del Belìce dopo il via alla collaborazione per produrre il caffè all’olio d’oliva.
Adesso, però, l’avventura di Oleato è già finita. Starbucks ha deciso di eliminare la bevanda dai menù degli Stati Uniti. La decisione è stata presa dai vertici del colosso dopo le numerose critiche ricevute. Pare, infatti, che la bevanda non fosse molto facile da digerire e ci sarebbero stati problemi intestinali lamentati da molti consumatori. Feedback non proprio positivi, quindi, per la bevanda all’olio d’oliva, con polemiche sui social scatenate anche dagli influencer USA. Così la bevanda sarà rimossa. Anche perchè, la catena, sta registrando un calo di fatturato. Secondo quanto riporta Bloomberg: "Oleato chiude i battenti, Starbucks eliminerà la sue bevande all'olio d’oliva dai menu degli Stati Uniti all’inizio di novembre".
Eppure c’erano grandi aspettative per questa collaborazione tra i produttori del Belice e il colosso del caffè. Schultz era venuto in Sicilia ad agosto l'ultima volta raccontando l'esperienza dei Club e Farm di 'Starbucks' nei paesi produttori di caffè.
“Siamo qui per sostenere gli agricoltori del territorio, ho conosciuto questo olio durante un incontro con Tommaso Asaro e fu lui a raccontarmi che ogni mattina prende un cucchiaio di olio e ne rimasi colpito. Da lì è nato l'interesse verso il prodotto e abbiamo iniziato a fare alcuni test tra caffè e olio e l'abbinamento è stato straordinario". Dichiarava Schultz a Marinella di Selinunte intervenuto alla presentazione del club degli agricoltori del Belìce. Proprio l'azienda agricola siciliana fornisce il colosso del 'food and beverage' di olio Evo per la produzione della bevanda Oleato.
Allora ecco arrivare il team del colosso americano per studiare la nuova bevanda. Ma già dall'esordio non ci sono stati i riscontri sperati negli Stati Uniti, nonostante la campagna di lancio in pompa magna.
Sul web sono comparse immediatamente centinaia di recensioni, postate da chi aveva provato le nuove bevande e accusato forti problemi di stomaco: "La caffeina è uno stimolante per l’intestino e l’olio un rilassante: un mix non particolarmente felice", aveva scritto un utente. La notizia, rimbalzata ovunque, ha trovato conferma persino nelle testimonianze dei baristi di Starbucks, riportate in un articolo della Cnn: “Metà del team lo ha provato ieri e alcuni sono stati costretti a correre in bagno”, si legge in un thread di Reddit; o ancora: “Onestamente ho paura di provarlo perché ho già problemi all’intestino”. Qualche tempo fa, anche Nbc News ha riportato un’impietosa recensione di un cliente, poi diventata storia: “Oleato? Beh, è un ottimo lassativo”. Il menu Oleato è – o meglio, era – composto da due bevande: un latte d'avena infuso con olio extravergine di oliva; e un espresso shakerato ghiacciato con toffee nut e schiuma dorata, composta, a sua volta, da una crema dolce alla vaniglia infusa con olio extravergine di oliva.
Schultz, tornato in Sicilia a distanza di pochi mesi, ha raccontato l'esperienza degli Starbucks Farmer Support Centers (oltre 10 nel mondo): il primo centro di supporto agli agricoltori è stato aperto a San José, in Costa Rica, nel 2004.
Lavorando individualmente con gli agricoltori sul campo, supportando cooperative e fornitori, gli agronomi di Starbucks si basano sui metodi di coltivazione tradizionali per aiutare gli agricoltori a migliorare sia la qualità che la redditività dei loro raccolti. "Il futuro di 'Oleato' dipende dal futuro di voi - aveva sottolineato Michelle Burns, vice presidente esecutivo Global coffee, social impact e sustainability di Starbucks -. Noi mettiamo a disposizione la nostra conoscenza, le nostre risorse, la nostra filosofia di economia open source per il futuro di questa Valle".