Quantcast
×
 
 
08/11/2024 06:00:00

Femminicidi. Le storie di Renee, Nicoletta, Sara. Vittime d'amore

Il 13 febbraio scorso, a Cisterna di Latina, sono state uccise due donne, madre e figlia, rispettivamente di 49 e 19 anni: Renée Amato e Nicoletta Zomparelli. Un finanziere di 27 anni, Cristian Sodano, non ha accettato la fine della relazione con l’altra figlia, Desireè, di 22 anni, che è riuscita a salvarsi. Nonostante la relazione fosse terminata, l’uomo non ha accettato la separazione e ha sparato, colpendo le altre due donne. Desireè, viva per miracolo, dovrà ora affrontare il dolore atroce della perdita di madre e sorella per mano di un ex compagno già lasciato.

Storie simili raccontano l’urgenza di una riflessione sociale e istituzionale sul fenomeno della violenza contro le donne. Il tema è cruciale e merita attenzione costante, non solo il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma ogni giorno, in un patto sociale tra istituzioni e comunità per promuovere educazione e prevenzione. Occorrono infatti politiche per garantire la parità di genere, sostenere l’indipendenza economica e incrementare l’occupazione femminile, affinché ogni donna possa allontanarsi da situazioni di violenza.

Il numero 1522

Il numero 1522 è un servizio gratuito, attivo 24 ore su 24, con operatrici specializzate a cui le vittime di violenza e stalking possono rivolgersi per aiuto e sostegno. Accessibile anche via chat e app, il servizio è disponibile in diverse lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo, ucraino, portoghese e polacco), garantendo alle vittime l'anonimato e fornendo supporto psicologico, giuridico e informazioni su centri antiviolenza. Secondo i dati del 2024, le chiamate valide al 1522 sono aumentate dell’83,5% nel primo trimestre e del 57,4% nel secondo, per un totale di 15.109 chiamate. Oltre alla segnalazione di violenza, le chiamate riguardano anche richieste di informazioni sui centri antiviolenza e sugli strumenti normativi a tutela delle vittime.

Dal report emerge che la violenza fisica è la più diffusa, seguita dalla violenza psicologica. Molte vittime dichiarano di aver subito violenze per anni, con effetti devastanti sul loro benessere, come ansia e uno stato di soggezione che ha riguardato il 64,9% delle donne nel secondo trimestre del 2024. Inoltre, la casa rimane il luogo principale della violenza per il 74,3% delle vittime, spesso assistita dai figli, una condizione che genera inquietudine, aggressività e ipermaturità nei più piccoli.

Fenomeno di "under-reporting"

La maggior parte delle vittime non denuncia: il 70,9% non segnala la violenza alle autorità, principalmente per paura della reazione del partner violento. Questo fenomeno, definito “under-reporting,” evidenzia la necessità di rendere i contesti di supporto accessibili e sicuri per incoraggiare le vittime a uscire dal silenzio e a chiedere aiuto. 



Sociale | 2025-04-09 12:35:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/sicilia-gentile-fa-tappa-a-santa-ninfa-250.jpg

"Sicilia gentile" fa tappa a Santa Ninfa

Si terrà lunedì 14 aprile, alle ore 15.30, presso il centro sociale di Santa Ninfa il seminario formativo sul tema della gentilezza nelle relazioni, con un focus particolare sulle dinamiche di genere nel contesto lavorativo e...

STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...