Marsala, Giulia Adamo: "Quella per il porto è una battaglia di tutti i Marsalesi"
“Quello del porto di Marsala è uno scandalo enorme. In questi anni sono stati finanziati in Sicilia diversi porti, ad esclusione di quello della quinta città della Sicilia. Una cosa inaccettabile e non posso non ricordare, solo per un attimo, per dimenticarlo subito dopo, che Marsala aveva il progetto esecutivo, quasi cantierabile, nono solo del porto pubblico, commerciale e peschereccio di Marsala, ma anche quello della MYR. Noi abbiamo lavorato in quel periodo, breve, in cui sono stata sindaco, abbiamo cercato di mettere assieme i due progetti, renderli compatibili e portare avanti le procedure e avevamo anche il finanziamento. Saremmo stati i primi a fare il porto e il porto turistico, e per questo ci indigniamo, ma adesso non ci interessa fare polemiche, andiamo avanti, pensiamo al futuro e alla realizzazione", così l’ex sindaco di Marsala, Giulia Adamo, intervenendo al Volatore di RMC101.
Giulia Adamo, una cosa bisogna dirla, c’era allora una contrapposizione tra le due infrastrutture, pubblico e privato?
Non c’è dubbio che durante la campagna elettorale c’è stato un dibattito acceso con un candidato che era il responsabile di questo progetto. Quando sono stata eletta sindaco, però, siamo andati avanti con le procedure per il porto pubblico e allo stesso tempo abbiamo detto alla MYR che, se voleva fare il progetto del porto turistico e ristrutturare i capannoni che si affacciano sul porto e che sono crollati, noi eravamo ben lieti e a quel punto bisognava adeguare i due progetti. Abbiamo adeguato il porto, abbiamo firmato un accordo, e proseguito l’iter del progetto. Per snellire le procedure, siccome la Regione è lenta, chiesi di spostare la stazione appaltante a Marsala e abbiamo superato tutte le difficoltà anche quelle assurde, ci fu un momento che si disse che non si poteva fare perché c’era la posidonia, arrivò la procura a sequestrare faldoni del porto pubblico, non si capisce il perché e noi abbiamo risposto dando un incarico all’Università e a Biosfera che con uno studio ha dimostrato che la posidonia non impedisce che si faccia il porto e suggerito un miglioramento sul piano ambientale del progetto che è stato inserito. Noi avevamo il progetto esecutivo, mancava solo un documento; bisognava dire che i lavori erano indifferibili, ma stranamente nessuno ha più risposto, ma non voglio parlare più di questo.
Oggi la stazione appaltante è tornata alla Regione, anche per volontà del sindaco Grillo. C’è stata una gara d’appalto ma non c’è la firma.
Si è fatto un nuovo progetto. E’ chiaro, dopo tanti anni si doveva fare per forza, le cose cambiano, ma la gara d’appalto è stata fatta un anno e mezzo fa, ad un certo punto mancavano i soldi, poi li hanno trovati, da sei mesi il Genio Civile a Trapani ha i soldi per firmare e noi chiediamo che immediatamente si passi alla firma. Non è accettabile che si continui a perdere tempo. Contemporaneamente chiediamo che venga data la possibilità a questa ditta che ha vinto la gara di utilizzare tutti gli studi, e tutti progetti che erano stati fatti prima perché sono proprietà della Regione e del Comune. Chiediamo, e per questo non è necessario il progetto, di iniziare a dragare i fondali del porto di Marsala e del porto turistico perché le barche non possono più entrare ed infine, chiediamo alla Regione di individuare la fonte di finanziamento.
Giulia Adamo, nel corso della riunione del 28 di ottobre è stata lanciata una petizione online su Change.org, basta digitare “Porto di Marsala” e viene spiegato cosa si andrà a firmare: la richiesta dell’inizio dei lavori con la firma di affidamento alla ditta e il dragaggio dei fondali del porto.
Ogni marsalese deve firmare oquesta petizione, questa è una battaglia della città. Siamo lontanissimi dalle elezioni, battiamoci assieme e così facciamo una buona politica. La stampa in questo ha un grande potere e una bella responsabilità.
Adamo, Trapani ma anche Mazara hanno avuto un enorme sviluppo attorno ai loro porti. A Trapani ci sono duemila famiglie che vivono dall’indotto del porto. Marsala è stata penalizzata in questi anni.
Penalizzata in maniera indicibile. C’è tutto un mondo economico che gira attorno al porto e al porto turistico per questo chiediamo subito l’escavazione di entrambi i due porti.
C’è stata miopia politica sul porto di Marsala?
Non mi dovete fare questa domanda, dico solo dimentichiamo il passato, ora tutti noi marsalesi dobbiamo far sentire forte e chiara la nostra voce. Vogliamo l’attenzione del governo regionale sul porto, vogliamo il finanziamento e che si firmi il contratto immediatamente e che si inizi a scavare i fondali. Faccio anche un appello a tutti i politici marsalesi ma anche della provincia di Trapani che erano pochini al Circolo Lilibeo. Alla riunione del 28 ho apprezzato la presenza del sindaco, del presidente Sturiano, la Lo Curto mi ha chiamata e aveva un problema, ma penso che tutti i politici, soprattutto quelli Marsalesi, devono impegnarsi per la questione del porto.
Qui sotto potete seguire la video intervista completa a Giulia Adamo.
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