La Polizia Amministrativa di Trapani ha intensificato i controlli sugli impianti pubblicitari presenti lungo le strade cittadine, scoprendo che molti di questi erano privi delle necessarie autorizzazioni. In seguito a una serie di sopralluoghi effettuati soprattutto lungo il lungomare Dante Alighieri, sono state elevate 27 sanzioni, per un totale di oltre dodicimila euro, ai titolari delle aziende responsabili.
Sanzioni per cartelloni senza permessi
Le multe hanno interessato diverse società, con una sanzione significativa di 11.250 euro imposta a un’azienda che gestiva ben 25 impianti senza autorizzazione. Ogni violazione comporta infatti un’ammenda di 450 euro per cartello pubblicitario irregolare. La stessa società dovrà anche provvedere alla rimozione dei cartelloni entro i tempi previsti, pena l’intervento diretto del Comune, con addebito delle spese.
Lungomare e pista ciclabile: i controlli si intensificano
I controlli si sono concentrati lungo il lungomare Dante Alighieri, dove sono attualmente in corso i lavori per la costruzione di una pista ciclabile che collegherà Piazza Vittorio Emanuele al confine con il Comune di Erice. Il monitoraggio della regolarità della segnaletica pubblicitaria si è esteso lungo vari tratti dell'arteria stradale, toccando vie adiacenti come via Francesco Crispi, via Scudaniglio, via Errante, e molte altre.
La disposizione sugli impianti abusivi
Le sanzioni hanno riguardato non solo i cartelli installati sul lato nord del lungomare, ma anche quelli posizionati sul lato sud, nei pressi di strutture sportive e aree di frequentazione come il Mercato del Contadino e la Palestra Dante Alighieri. In caso di mancata rimozione entro i tempi stabiliti, il Comune potrà prendere possesso degli impianti senza possibilità di restituzione per i proprietari che non ne facciano richiesta.
Sanzioni anche per due grandi impianti
Ulteriori sanzioni sono state emesse per due società che avevano installato impianti pubblicitari di grandi dimensioni, invadendo il suolo pubblico senza permesso. Anche queste aziende dovranno pagare 450 euro di multa e rimuovere gli impianti, con la possibilità per il Comune di disporne liberamente in caso di mancata richiesta di restituzione.