A quattro giorni dalle tragiche inondazioni che hanno devastato il sud-est della Spagna, il bilancio delle vittime cresce ulteriormente a 211 morti mentre altri rinforzi militari sono arrivati a Valencia per aiutare a cercare i dispersi. In un intervento dal palazzo della Moncloa, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato l'invio di 5.000 soldati e altri 5.000 tra poliziotti e gendarmi per aiutare gli abitanti del sud-est del Paese, devastati dalle drammatiche inondazioni.
In totale, "altri 5.000 soldati" saranno schierati "nelle prossime ore" per aiutare gli abitanti delle zone colpite dal disastro, ha dichiarato Sanchez in un comunicato ufficiale diramato dalla residenza del capo del governo. A questi soldati si aggiungeranno "altri 5.000 agenti di polizia e guardie civili", ha sottolineato.
Nelle ultime ore altre due persone sono morte in Castiglia-la-Mancia e una terza in Andalusia. Tuttavia il bilancio è destinato a crescere ulteriormente poiché molte persone scomparse - secondo diverse stime almeno 1.900 - sono ancora ricercate, in particolare tra le carcasse delle auto ribaltate dalle onde impetuose, che ingombrano i parcheggi e le strade.
"Esprimiamo la nostra profonda solidarietà alla popolazione di Valencia, duramente colpita dall'alluvione che ha causato gravi danni e sofferenze. Di fronte a questa tragedia, ho chiesto al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, di mettere a disposizione della Protezione civile nazionale le nostre squadre di volontari, pronte a intervenire per la rimozione del fango e dei detriti nelle aree colpite".
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
"La Sicilia, che purtroppo in passato ha vissuto tragedie simili - aggiunge - sente il dovere di offrire il proprio supporto. Ringrazio sin da ora i nostri volontari per la disponibilità e l'impegno: il loro contributo rappresenta un valore inestimabile e un segno concreto della vicinanza e solidarietà della comunità siciliana ai nostri amici spagnoli. Insieme possiamo affrontare le sfide più difficili e dare un segnale di speranza a chi oggi sta vivendo momenti di grande difficoltà".