Lunedì 28 ottobre, il Consiglio Comunale della città si è riunito per discutere dell’impianto di depurazione, un’opera attesa da oltre mezzo secolo e considerata essenziale per la salute pubblica e per la tutela ambientale. Tuttavia, la discussione ha rivelato divisioni interne sull'attuale progetto di collocazione dell'impianto, che potrebbe provocare un nuovo, rischioso slittamento.
Il Consiglio ha valutato la possibilità di abbandonare il sito individuato e di ricominciare la procedura di autorizzazione per trovare una nuova area, ipotesi che annullerebbe dieci anni di lavoro e investimenti. Alla seduta, vista l'importanza della questione, erano presenti anche l’assessore regionale Turano, i deputati Safina e Bica e l’ingegnere Grado, Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.), il quale ha illustrato le soluzioni tecniche ideate per armonizzare il depuratore con la strada di accesso al porto.
L'attuale progetto prevede infatti l’impianto nelle vicinanze della strada a monte che porta al porto. Grazie a una copertura raccordata alla strada e a una pendenza ricalibrata dell’8%, il progetto garantisce sia la funzionalità del depuratore sia il mantenimento dell’anello stradale, con accesso libero anche per mezzi pesanti. Inoltre, la prevista deroga alla fascia di rispetto di 100 metri permetterebbe di preservare le costruzioni e le attività esistenti nell'area, offrendo una soluzione che sembra conciliare le esigenze della viabilità e quelle di un’opera pubblica urgente.
Nonostante le rassicurazioni tecniche, l’assessore Turano e alcuni consiglieri della maggioranza non sono convinti della proposta e sarebbero pronti a bloccare il progetto. Di opinione opposta, i deputati Bica e Safina hanno espresso l’urgenza di portare a termine l’iter senza ulteriori rinvii, sottolineando il carattere imprescindibile del depuratore per la comunità.
PRO Castellammare ha manifestato il suo disappunto verso chi ostacolerebbe la realizzazione del depuratore: "È inaccettabile che le esigenze della comunità vengano ancora una volta sacrificate per il capriccio di pochi." PRO ha quindi esortato il sindaco Fausto a portare avanti con determinazione il progetto e ad evitare ulteriori battute d’arresto, confidando in una decisione coraggiosa e definitiva che possa finalmente risolvere questa annosa questione.
Con un’attesa di cinquant’anni alle spalle, la comunità si augura che il Consiglio Comunale superi le divisioni e si concentri sull’obiettivo comune: completare finalmente un’infrastruttura indispensabile per il benessere del territorio.