Il 28 ottobre 1922 è una data che segna una svolta nella storia d’Italia: migliaia di fascisti marciarono su Roma, minacciando una presa di potere con la forza. La manifestazione culminò il 30 ottobre, quando il re Vittorio Emanuele III affidò a Benito Mussolini l’incarico di formare un nuovo governo. Oltre un secolo dopo, il 28 ottobre 2024, la data torna a sollevare polemiche per un post pubblicato da Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione di Fratelli d’Italia e grande tifosa del Milan.
Frassinetti ha postato una foto del derby Milan-Inter del 28 ottobre 1984, ricordando il celebre gol di Mark Hateley contro i nerazzurri. Quando un sostenitore le ha fatto notare la coincidenza con la marcia su Roma, la sottosegretaria ha risposto con un commento controverso, utilizzando la citazione “fascismo immenso e rosso” di Robert Brasillach. Brasillach, poeta e scrittore francese, fu condannato a morte nel 1944 per collaborazionismo con il regime nazista durante l’occupazione di Parigi. La scelta di citare un autore così controverso ha suscitato reazioni forti sui social e nel dibattito politico.
In seguito, Frassinetti ha cercato di ridimensionare il significato del post, dichiarando: "Il mio era un post calcistico, probabilmente infelice... l’autore è controverso, certo, ma il mio commento era semplicemente descrittivo. Mi sembra che sia una tempesta in un bicchiere d’acqua." Tuttavia, la tempistica e il riferimento storico hanno suscitato più che semplici perplessità, soprattutto in considerazione del ruolo istituzionale della sottosegretaria.
La polemica si inserisce in un contesto più ampio di episodi controversi che hanno riguardato alcuni esponenti della destra italiana. Frassinetti, nata nel 1956 e figura politica di lunga data, iniziò la sua carriera negli anni ’70 nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. Successivamente passò ad Alleanza Nazionale e infine aderì a Fratelli d’Italia nel 2012, seguendo un percorso analogo a quello della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tra le polemiche più note che l’hanno coinvolta, vi è la partecipazione nel 2017 a una commemorazione presso il campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano, luogo di sepoltura di figure legate al fascismo e al nazismo. Durante un acceso confronto con manifestanti dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), Frassinetti rispose con un lapidario: "Ma vai a farti fottere."
Come deputata, si è inoltre espressa in modo critico sulla Strage di Bologna del 1980, sostenendo che non ci sarebbe ancora una verità definitiva e che i giudici di Bologna sarebbero stati "prigionieri di logiche ideologico-giudiziarie". Tuttavia, la sentenza definitiva condanna esponenti dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), un gruppo di estrema destra, come esecutori della strage.
A sollevare ulteriori polemiche sull’ambiente politico di Fratelli d’Italia sono state anche altre figure vicine al partito. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, ad esempio, ha ammesso di conservare un busto di Mussolini in casa, e il fratello Romano La Russa è stato immortalato mentre faceva un saluto romano al funerale di un militante di estrema destra. Recentemente, anche la Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di FdI, è stata coinvolta in un episodio discusso per alcuni saluti romani e cori fascisti durante un evento. Infine, in una chat privata, il coordinatore di FdI del IX Municipio di Roma, Busnengo, ha definito Francesco Spano, capo di gabinetto del Ministro della Cultura, “un pederasta,” insulto che ha sollevato accuse di omofobia.
Con una citazione di Agatha Christie che sembra calzare perfettamente, è facile chiedersi se, dopo tanti episodi, sia giustificato considerare questi eventi come semplici coincidenze: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova."
Vittorio Alfieri