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30/10/2024 07:00:00

Il Trapani già alla prova del "9", vietato sbagliare con l'Avellino

Vincere per riprendere la marcia verso la vetta, vincere per mettere a tacere i mugugni della tifoseria e dare una risposta al presidente Valerio Antonini, l'unica che il patron vuole sentire e vedere.

Contro l'Avellino il Trapani, nel turno infrasettimanale di questa sera, non può sbagliare, perché il Benevento vola in classifica e perché proprio l'Avellino viene da cinque vittorie consecutive dopo il cambio di allenatore ed è ritornato prepotentemente nella lotta per il primato.

Il Trapani, per il momento, arranca, più per le distrazioni di un gruppo tra i migliori del torneo, che per altri problemi, anche se nell'ultima gara, quella pareggiata contro il Monopoli facendosi recuperare 2 gol nei minuti di recupero nonostante la superiorità numerica, anche le scelte dell'allenatore Aronica sono da rivedere.

Soprattutto quelle dei minuti finali, con i cambi che hanno arretrato il baricentro, permettendo al Monopoli di spingersi in avanti, alla ricerca del tutto per tutto, considerato che non aveva più nulla da perdere, con la sconfitta imminente.

Già altre volte, in questo avvio di campionato, il Trapani è stato messo "spalle al muro" dal proprio presidente, alla ricerca di una reazione che, poi, è puntualmente arrivata.

E anche questa volta l'obiettivo del massimo dirigente granata è chiaro, spronare i suoi, anche con parole "forti", come quella di valutare gli atteggiamenti dei calciatori in vista del mercato di riparazione che aprirà i battenti a gennaio.

L'allenatore Aronica conferma, nel corso della presentazione della sfida con l'Avellino, il ruolo di Antonini, spiegando chiaramente come il presidente sia uno stimolo. "Lui è il primo a essere dispiaciuto quando si perdono due punti ormai acquisiti, com’è successo altre volte - ha spiegato l'allenatore granata -. È normale che ci faccia sentire la sua vicinanza, anche intervenendo in maniera drastica. Deve sempre spronare tutti, abbiamo bisogno di essere vivi e capire quando si sbaglia per lavorare e limitare gli errori. Potevo dare un contributo diverso alla squadra”.