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23/10/2024 08:37:00

25 ore in aeroporto, l'odissea di 80 trapanesi e la rabbia di Tranchida

 Un viaggio che avrebbe dovuto portare ottanta trapanesi a Lourdes si è trasformato in un incubo di 25 ore di attesa interminabile in aeroporto, culminata con la cancellazione del volo. Sabato 19 ottobre, i passeggeri – tra cui anziani e un ragazzo disabile – si sono trovati bloccati all'aeroporto di Palermo, vittime di una serie di rinvii e disagi che hanno suscitato non solo la loro indignazione, ma anche quella del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.

Dopo le segnalazioni dei passeggeri, Tranchida ha deciso di intervenire in modo deciso, scrivendo una lettera indirizzata al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e all’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò. Nella lettera, il sindaco ha denunciato con forza quanto accaduto, inviando il documento anche al presidente della Gesap, Salvatore Burrafato, al prefetto di Trapani Daniela Lupo, e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Il primo cittadino di Trapani non ha nascosto il suo sdegno, definendo la vicenda una "vergogna" per l'intera comunità trapanese. «Comportamenti inqualificabili – ha scritto Tranchida – la cui responsabilità rimane innanzitutto in capo al Gestore dell’Aeroporto ma anche e soprattutto in capo a chi è ai vertici delle Istituzioni, tenuto a verificare il buon andamento di un servizio pubblico». Tranchida ha evidenziato come gli ottanta passeggeri, tra cui persone particolarmente vulnerabili, abbiano subito umiliazioni e disagi senza ricevere alcuna assistenza adeguata, informazioni chiare o scuse per la situazione.

Il sindaco ha quindi richiesto indagini immediate per far luce sulle omissioni e responsabilità di quanto accaduto, sottolineando come i cittadini abbiano il diritto di usufruire dei servizi che acquistano in modo corretto e dignitoso. «Chiedo che ognuno, nell’ambito delle proprie competenze, si adoperi affinché situazioni similari non si ripetano mai più» ha concluso Tranchida, invitando le autorità a porgere pubbliche scuse ai cittadini coinvolti in questa spiacevole vicenda.