Quantcast
×
 
 
17/10/2024 09:14:00

La formazione bancomat della politica a Marsala. Papania ancora nei guai

 La formazione professionale come "bancomat" per i politici del movimento Via e la campagna acquisti in ottica elettorale. Al centro di tutto, ancora una volta, l'ex senatore Nino Papania (arrestato qualche settimana fa nell'operazione Irene).

E' quanto emerge dall'indagine della Guardia di Finanza che ha portato, all'alba di oggi, all'esecuzione di 14 misure cautelari su 24 indagati, e al sequestro  per equivalente di circa 1 milione di euro, pari all’ammontare delle somme che sarebbero state malversate o riciclate, nonché il sequestro preventivo dei circa 8 milioni di euro residui già finanziati. 

Le misure cautelari di oggi scaturirebbero da un'indagine partita due anni fa, con il coinvolgimento dei politici del movimento Via. 

L’inchiesta si concentra sulla gestione di corsi di formazione finanziati con fondi pubblici, utilizzati secondo gli inquirenti per ottenere consenso elettorale.

In quell'indagine figuravano i nomi di Michele Maurizio Accardi, consigliere comunale di Marsala, e Ignazio Chianetta, coordinatore comunale del movimento VIA, nonchè Angelo Rocca, coordinatore provinciale di VIA ad Alcamo. Altri nomi comprendono Manfredi Vitello, vicepresidente del CeSiFoP, Rosa Maria Casano, madre di Chianetta, Pietro Gatto, Salvatore Montemario, Sara Accardi (figlia di Michele Accardi), e Calogerino Forniciale, ex assessore di Montevago.

L'indagine si concentra sulla presunta strumentalizzazione del mondo della formazione professionale per ampliare il consenso elettorale. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero inserito nei corsi persone prive dei requisiti necessari, in cambio di sostegno elettorale.

I corsi di formazione sarebbero stati gestiti da enti regionali, come il Cesifop e l'Ires finanziati con fondi pubblici. In cambio, gli indagati avrebbero ottenuto sostegno nelle elezioni comunali e regionali.