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15/10/2024 06:00:00

"Marsala e la sicurezza: il sequestro dei motorini non risolve il problema, anzi ..."

 Gentile Direttore di Tp24,

scrivo a lei per fare una riflessione a voce alta, sapendo che il vostro giornale è l'unico che offre spazio per riflessioni anche "laiche", se vogliamo, e controcorrente su quello che accade intorno a noi. Sono un cittadino di Marsala, opero nel sociale, e anche io, come tanti, avverto un problema relativo alla "sicurezza" in città. Ritengo che però il problema sia molto sovrastimato.

Ho visto che, dopo le innumerevoli segnalazioni, anche della vostra testata, e i tanti appelli, le forze dell'ordine si stanno dando da fare, e mi sembra di aver contato almeno tre operazioni di vigili urbani e carabinieri che hanno sequestrato motorini privi di targa e di assicurazione nella zona di Strasatti, dove vivono molti giovani immigrati. Bene, preciso che la sicurezza stradale è una cosa importante (e vale per chi circola senza targa come per chi, e sono tanti, non mette la cintura o parla al telefono mentre guida). Ma vorrei ora spiegare che questi sequestri non servono affatto ad aumentare la sicurezza in città, anzi, vanno nel senso opposto. E mi spiego.

Chi utilizza questi mezzi, dei vecchi motorini senza targa, sono solitamente ragazzi stranieri che vengono qui a lavorare, sfruttati, nei nostri campi, e che utilizzano il mezzo per andare a raggiungere il luogo di "lavoro". Non è un caso che l'ultimo blitz è stato fatto all'alba. Quei ragazzi ai quali è stato sequestrato il motorino venerdì non sono potuti andare a lavorare, e immagino neanche il giorno dopo. Sono pagati una miseria, 20 euro al giorno (l'ho letto proprio sul vostro giornale), in nero, sono irregolari. Per loro il motorino è vita. Senza motorino, non vanno al lavoro, senza lavoro, non hanno soldi.

Ora, secondo voi, questi ragazzi che non potranno andare a lavorare, cosa faranno? Non hanno i soldi per comprare un nuovo motorino, magari lo ruberanno, oppure, non potendo lavorare, andranno in cerca di fortuna. Qualcuno, per fame o disperazione, potrebbe cominciare a rubare, magari a drogarsi o a spacciare lui stesso. Insomma, crediamo di lottare la criminalità sequestrando motorini scassoni ai giovani immigrati, ma in realtà stiamo favorendo la microcriminalità, perché aumentiamo le condizioni di miseria di chi poi vede la delinquenza come ultima via d'uscita.

Non sto dicendo che non bisogna sequestrare motorini. Sto dicendo soltanto che le forze dell'ordine fanno sicuramente bene a fare il loro lavoro, di repressione, sequestri, arresti, eccetera, ma da solo non basta. Anzi, non produce nulla. Serve una risposta "politica", una risposta complessa, come i tempi che viviamo.

Allora qualcuno dirà: sì, ma cosa possiamo fare? Sequestriamo i motorini, certo, ma magari creiamo anche una sorta di taxi sociale che accompagni queste persone al lavoro. Oppure, creiamo occasioni per regolarizzare i loro contratti, costruendo un percorso virtuoso di vera inclusione, che è la migliore arma contro l'"allarme sicurezza".

Molti mi prenderanno per stupido, buonista, pazzo, ma sono solo una persona di buon senso. E vi dico che in altre realtà questo tipo di soluzioni sono state adottate, perché lì la politica ha agito. Qui, invece, la politica non c'è, c'è solo propaganda. Magari ce ne accorgeremo quando anche l'ultimo motorino sarà sequestrato...

Grazie per lo spazio che mi avete concesso.

Un saluto cordiale,
Un cittadino di Marsala