Una tragedia ha colpito la comunità di Palagonia, nel catanese, dove nel tardo pomeriggio di sabato, 12 ottobre, un incidente mortale ha coinvolto due ragazzini di 12 anni a bordo di un monopattino. Il giovane Simone Lagona ha perso la vita dopo essere stato investito da un'auto in via Garibaldi. Nonostante i tempestivi interventi dei soccorritori del 118, ogni tentativo di rianimazione è stato vano. L'altro ragazzino, anch'egli di 12 anni, è stato trasportato d'urgenza al policlinico di Catania, dove ora è fuori pericolo. Illeso l'automobilista coinvolto.
ì carabinieri stanno indagando sulle cause dell'incidente, mentre messaggi di cordoglio per la tragica scomparsa di Simone stanno arrivando da tutta la comunità di Palagonia e anche da località vicine.
Questo drammatico evento riaccende i riflettori sulla pericolosità dei monopattini elettrici, sempre più utilizzati da giovani e giovanissimi, spesso senza le dovute precauzioni. È sempre più comune vedere ragazzi circolare con questi mezzi in strada, spesso addirittura in due o tre sullo stesso monopattino, senza rispettare le normative stradali. Si tratta di comportamenti estremamente pericolosi, che mettono a rischio non solo la loro vita ma anche quella degli altri utenti della strada.
L'uso dei monopattini dovrebbe essere limitato esclusivamente a spazi chiusi al traffico, come aree private o zone pedonali, e non certo consentito nel traffico urbano, dove incidenti come quello accaduto ieri rischiano di ripetersi. È chiaro che l'attuale regolamentazione sull'uso di questi mezzi non è adeguata e richiede un intervento immediato e deciso. Le istituzioni italiane avevano inizialmente puntato sui monopattini come un'alternativa ecologica per ridurre l'emissione di CO2, ma i dati dimostrano che questa scelta ha portato con sé una serie di gravi problemi di sicurezza.
Solo quest'estate si sono verificati diversi incidenti mortali legati all'uso dei monopattini, in particolare nel Nord Italia, e la lista continua a crescere. È urgente una regolamentazione più stringente, che preveda non solo l'obbligo di casco e limitazioni di velocità, ma soprattutto il divieto di utilizzo per i minori e nei contesti di traffico urbano. La sicurezza dei giovani deve essere una priorità, e per questo servono misure concrete prima che altre tragedie come quella di Palagonia si ripetano.