Il 24 settembre 2024 si è conclusa la seconda edizione del progetto "Il Mio Canto Libero", un'iniziativa promossa dal Rotary Club che ha coinvolto i detenuti della Casa Circondariale di Castelvetrano. Il progetto, avviato nel giugno 2024, è stato realizzato con il contributo dei Rotary Club di Pantelleria, Marsala, Alcamo, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Salemi, Trapani e Menfi, nell'ambito del Distretto 2110 Sicilia e Malta.
Un percorso di rieducazione attraverso la musica - L'obiettivo del progetto è stato quello di offrire ai detenuti un'opportunità di crescita personale e sociale attraverso il canto corale. Il percorso, sospeso dopo la prima edizione a causa della pandemia, è stato ripreso grazie all'impegno del Segretario Distrettuale Salvatore Caradonna e del Governatore Goffredo Vaccaro, che hanno fortemente creduto nel valore educativo e sociale dell'iniziativa.
La cerimonia di chiusura si è svolta alla presenza della Direttrice della Casa Circondariale, Marilena Scaravilli, e di diverse autorità civili, militari e religiose. Il Direttore ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando l'importanza di attività come questa per il percorso di rieducazione dei detenuti.
Il coro dei detenuti: un concerto significativo - Durante la cerimonia, i detenuti hanno eseguito un concerto corale, aprendo con l'Inno di Mameli e proseguendo con brani come "Bella Ciao", "Nessun Rimpianto", "Gli Anni" e "Il Mio Canto Libero". L'esibizione, curata dal maestro Gabriele Leone, ha ricevuto applausi di apprezzamento, dimostrando l’impegno e la partecipazione attiva dei detenuti nel progetto.
Giovanni Giacalone, Past President del Rotary Club di Pantelleria e delegato alla realizzazione del progetto, ha ringraziato i presenti e sottolineato come il progetto si inserisca negli obiettivi sociali del Rotary, incentrati sull’ascolto e sul sostegno a chi si trova in difficoltà.
Il Rotary e l'impegno per la rieducazione - Durante la cerimonia, Gaspare Cavasino, Past President del Rotary Club, ha evidenziato l'importanza del canto corale come strumento per favorire l’ascolto reciproco e la collaborazione, elementi essenziali per la convivenza civile. La musica, ha detto Cavasino, ha permesso ai detenuti di sperimentare un'esperienza educativa importante per il loro reinserimento nella società.
Il progetto "Il Mio Canto Libero" rappresenta solo una delle iniziative promosse dai Rotary Club a favore dei detenuti, con l'obiettivo di contribuire alla loro rieducazione e al futuro ritorno alla vita in libertà. Il Presidente del Rotary Club di Marsala, Andrea Aldo Galileo, ha auspicato che altre edizioni del progetto possano essere realizzate, ribadendo l'impegno del Rotary verso queste tematiche sociali. A conclusione della cerimonia, Goffredo Vaccaro, Past Governatore del Rotary, ha elogiato i detenuti e tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, sottolineando come il progetto abbia creato una concreta speranza di redenzione per i partecipanti, in linea con il motto del Rotary “Creiamo Speranza nel Mondo”.