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13/10/2024 07:15:00

"Quell'auto e le piccole prepotenze quotidiane che noi disabili affrontiamo a Trapani ..."

 Gentile redazione di Tp24,

mi chiamo Maria, sono una persona con disabilità, e vi scrivo per ringraziarvi per l’articolo pubblicato il 12 ottobre a proposito dell’auto parcheggiata in Piazza Scarlatti nel posto riservato ai disabili. Purtroppo, vedo spesso quello stesso posto occupato in maniera abusiva, e il vostro articolo ha dato voce a una piccola battaglia che noi disabili dobbiamo affrontare ogni giorno.

Sono stata spinta a scrivervi anche per via dei tanti commenti che ho letto sotto l’articolo. Alcuni hanno scritto: “Ma che notizia è?”, altri sostengono che “sono cose che capitano”, e c’è chi dice “perché non parlate di problemi più seri?”. Ma io credo fermamente che un giornale debba dare spazio anche a queste piccole prepotenze, che per noi disabili non sono affatto irrilevanti. Anzi, sono battaglie quotidiane, che scontiamo sulla nostra pelle.

Mi fa rabbia leggere commenti del tipo: “Ma poi questi disabili va capisci se lo sono davvero”. Invito chiunque a passare un’ora al nostro posto e poi vediamo se le loro opinioni cambiano. Viviamo ogni giorno con difficoltà e dover lottare anche per il rispetto di un semplice parcheggio ci fa sentire ancora più isolati e dimenticati.

Aggiungo una mia considerazione personale: l’auto fotografata sembra essere un modello molto costoso, e immagino che questo abbia contribuito a far “notizia”. Ho letto che qualcuno si è chiesto “Se fosse stata una Punto, Tp24 l’avrebbe pubblicata lo stesso?”. Bene, per esperienza vi dico che spesso a comportarsi in modo arrogante e prepotente sono proprio i proprietari di queste auto costose, o chi le guida, persone che si sentono in diritto di fare quello che vogliono. La gente umile, invece, sa bene come comportarsi, perché conosce il valore del rispetto.

Scusate lo sfogo, ma ci tenevo a farvi sapere quanto sia importante che un giornale come il vostro continui a dare spazio anche a queste questioni, che per noi non sono affatto secondarie.

Grazie ancora per il vostro lavoro.

Un saluto cordiale,
Maria