Ciclabile a Trapani: cittadini costretti ad adeguarsi tra critiche e malcontento
Ciclabile sì, ciclabile no: ormai ai trapanesi non rimane che adeguarsi. Il cantiere per la nuova pista ciclabile sul lungomare Dante Alighieri è partito, tra polemiche e disagi. Il sindaco Tranchida risponde alle critiche - dal restringimento della carreggiata alla mancanza di parcheggi - ma i cittadini continuano a esprimere le proprie perplessità.
"Non abbiamo strade pronte per la ciclabile", commenta un operaio, riassumendo lo scetticismo di molti. I gestori delle attività sul Lungomare Dante Alighieri percorso per oltre 2 chilometri dalla ciclovia, si sono affrettati a presentare al Comune la richiesta speciale per il rilascio di uno spazio libero di due stalli auto per disabili. Spazio che consentirà anche a autobotti e autosputghi di avere spazio di manovra.
"Non è stata prevista l'entrata diretta ai lidi, né lo spazio per autobotti, autospurgo", lamentano i gestori. E ancora: "Come farà il camion trasporto carburanti a rifornire la pompa di benzina, se non ha margine per le manovre di uscita? Non può con quella rete protettiva arancione che non è movibile". C'è poi chi sottolinea la pericolosità delle aste in ferro utilizzate per delimitare il cantiere: "Se qualcuno ci va a sbattere si fa male".
Il pensiero va anche alla prossima stagione estiva e la gestione dei centri estivi e delle serate. "Dove li parcheggeranno i genitori dei Grest? E gli invalidi? Speriamo suppliscano la mancanza di parcheggi con un numero maggiore di corse di autobus. Ma poi, per una urgenza: l'ambulanza e le forze dell'ordine dove sostano?".
Tra i cittadini ci sono i "no" convinti come quello di Alessandro, il quale prevede anche un aumento di parcheggi abusivi nelle aree del cimitero e del piazzale dove sorgeva Grande Migliore. e sulle urgenze della città. Ma ci sono anche i "si" dei cittadini, ma con qualche riserva.
Tranchida difende la ciclabile
Il sindaco Giacomo Tranchida non si limita a difendere il progetto della pista ciclabile sul lungomare Dante Alighieri, ma lo inserisce in un piano più ampio di riqualificazione e valorizzazione dell'intera area. "L'attuale carreggiata verrà ridotta di circa 50-60 cm, la corsia automobilistica rimarrà libera per sette metri e 60. Abbasseremo la velocità a 30 chilometri all'ora. C'è poi una ordinanza che vieta la circolazione, nel periodo privarile ed estivo, ai Tir provenienti dall'Agroericino". Rassicura il primo cittadino. E sui parcheggi: "Per adesso una parte del parcheggio era abusivo. Ma nel progetto c'è la valorizzazione delle aree a sud del lungomare. Il Pinqua prevede anche una serie di parcheggi prospicienti il quartiere di Cappuccinelli".
"La pista ciclabile è solo l'inizio, il futuro di Trapani è green e sostenibile. Nelle prossime settimane -annuncia -verranno effettuati interventi di manutenzione straordinaria: dai muretti corrosi dalla salsedine sul lungomare, ai marciapiedi in via Fardella, fino alla sistemazione del verde".
Tranchida rassicura anche sull'attenzione all'ambiente e al decoro urbano: "Potenzieremo l'illuminazione con tecnologia Green Light e utilizzeremo il progetto Trapani Green, finanziato dal Ministero, per la cura del verde". Un'area, quella del lungomche il sindaco definisce "periferia della periferia" ma che, grazie a investimenti privati e pubblici, sta cambiando volto. "Siamo riusciti a sbloccare i fondi per la soffolta sotto le mura di Tramontana", sottolinea Tranchida, "e la spiaggia verrà salvaguardata e valorizzata, anche in ottica di promozione turistica".
L'opera della soffolta partirà da sotto le mura di Tramontana, attraversa il mercato del pesce e arriva fino a Piazza Vittorio per proteggere dalla regione Costiera la poca sabbia che Madre Natura ci regala.
"Proseguendo sul Lungomare c'è anche la spiaggia di Punta Tipa che ,così come impone la normativa in vigore dalla scirsa legislatura con il Governo regionale Musumeci, va salvaguardata per la presenza della calendula. Ma io aggiungo, anche per valorizzare la spiaggia perché luogo prediletto per far nascere le nuove Tartarughe caretta caretta".
Un progetto ambizioso, dunque, che punta a rendere Trapani una città più verde, sostenibile e attrattiva. "Questo è il futuro che vogliamo per Trapani", conclude Tranchida, "e andiamo avanti a piccoli passi, ma con la sicurezza di chi sa dove sta andando".
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