Diamo il benvenuto a... Sorcio Verde! ðŸðŸ’š
Amante del basket da sempre, Sorcio Verde ci accompagnerà in questa stagione di LBA, seguendo le gesta del Trapani Shark e raccontandoci le sue "magnifiche sorti e progressive".
Preparatevi a schiacciate di analisi, assist di curiosità e triple di approfondimenti!
Buona lettura a tutti! 😉
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Nella nuova avventura cestistica della Trapani Shark, la prima cosa che salta all'occhio è l'abissale differenza tecnica tra le due serie. Poter schierare 5 stranieri contemporaneamente alza notevolmente il livello, la spettacolarità e il pathos. Se contro la Virtus Bologna abbiamo vissuto un finale al cardiopalma, risolto solo all'ultimo minuto, con Treviso l'equilibrio è durato solo un tempo. Poi, nel terzo quarto, una Shark perfetta ha azzannato la partita, dominando fino alla fine.
È presto per giudizi definitivi, ma dopo due sole partite l'impressione è più che lusinghiera. La squadra è stata costruita con oculatezza e investimenti importanti. Il patron non ha badato a spese e i proclami di una lotta al vertice trovano riscontro nella qualità dei giocatori.
A cominciare da Justin Robinson, playmaker velocissimo e talentuoso, che a Trapani potrebbe trovare la sua consacrazione definitiva. Unico neo: la frenesia che a volte lo porta a forzare giocate e perdere palloni importanti. Ma coach Repesa saprà sicuramente incanalarne l'esuberanza, trasformandolo in uno dei migliori play della LBA.
Ottimi anche gli altri nuovi arrivi: Akwasi Yeboah, ala solida e preziosa, e John Petrucelli, "cerniera" difensiva di lusso, MVP contro Treviso con 18 punti e una prestazione dominante.
Unica perplessità riguarda il pivot Tibor Pleiss. Nonostante l'ingaggio faraonico, il gigante tedesco non sembra ancora integrato nei meccanismi di Repesa, che lo vorrebbe più presente sotto canestro.
Per fortuna c'è un monumentale Horton a presidiare l'area, ancora più efficace rispetto allo scorso anno. L'asse play-pivot con Robinson è una delle note più liete di questo inizio di stagione.
Ma la vera ciliegina sulla torta è Jasmin Repesa. Il coach sloveno, con la sua esperienza internazionale e il suo carisma, è il valore aggiunto di questa squadra.
Il PalaShark, sempre gremito, sarà un fattore determinante. La tifoseria trapanese, entusiasta come non mai, "vede" con il cuore una squadra che può davvero puntare in alto. E se l'emozione dovesse essere troppa, nessun problema: al PalaShark c'è anche un defibrillatore! 😉
Sorcio Verde