Si candida ad essere già uno degli alberghi più belli del territorio. Ieri, a Marsala, è stato inaugurato il nuovo Dome Hotel, situato in Via Cammareri Scurti, accanto all'OVS, di proprietà di Dimora 16 Srls della famiglia Valenti - Maltese. Si tratta di un quattro stelle che ha riportato a nuova vita una parte significativa del centro storico della città, con un restauro accurato che ha saputo coniugare stile ed eleganza.
L'intervento di restauro ha interessato i vecchi magazzini, noti agli appassionati di storia locale. Infatti, proprio da questo palazzo, nel 1860, uscì la famosa "cavalla bianca" (che in realtà era grigia ...) chiamata Marsala, donata da un cittadino, il marchese Sebastiano Giacalone, a Giuseppe Garibaldi. Questo cavallo divenne celebre quasi quanto il condottiero stesso, contribuendo a rendere il luogo un pezzo di memoria storica per la città.
Il progetto, realizzato e curato dall'architetto Peppe Rizza - che ha potuto contare anche su finanziamenti europei - ha valorizzato gli spazi interni, trasformando i magazzini in ampi saloni e camere disposte su tre livelli, combinando il fascino antico con tutti i comfort moderni. Il vero punto di forza del nuovo Dome Hotel è però il terrazzo con piscina, che offre una vista mozzafiato sulle cupole di Marsala, un panorama che sembra quasi a portata di mano, ideale per chi cerca un'esperienza di lusso e relax nel cuore della città.
Come scrive Claudio Forti nelle note di presentazione, c'è un dialogo silenzioso tra un luogo e gli oggetti che lo abitano, un linguaggio arcano che sembra far interagire il "genius loci" di un ambiente con l'anima immortale di un'opera d'arte. È in questa atmosfera che si inserisce la mostra "Verso l'alto" di Giovanna Lentini, allestita nella splendida cornice del Dome Hotel, nel cuore di Marsala.
Le opere astratte della Lentini, con i loro colori che richiamano gli elementi della natura, il vento e la brezza del mare, sembrano fondersi con le antiche mura dell'edificio, che ha ritrovato nuova vita grazie a un accurato lavoro di recupero architettonico.
La mostra, che si snoda su tre piani, è un percorso di ascesa verso la bellezza, un'interazione magica tra architettura e pittura che richiama le torri celesti di Kiefer o gli ziqqurat che puntano al cielo. I colori e le forme delle opere della Lentini creano un'atmosfera di serenità e di luce, invitando lo sguardo a rivolgersi verso l'alto, verso un mondo ideale di pace e armonia.
Come in una tavola periodica degli elementi della bellezza, Giovanna Lentini esprime il suo desiderio di spazio e di ascesi spirituale, mescolando gli elementi basilari della vita con quelli della natura e della materia. La mostra è un'occasione per immergersi in un mondo di colori e forme, un viaggio alla scoperta della bellezza e dell'arte.
