Maurizio Miceli, consigliere comunale a Trapani e coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia. A Trapani c'è la questione del "Green Valley Pop Fest", è una delle tante di cui tanto si discute tra opposizione e maggioranza, non le pare che in tutti i comunicati stampa, ci sia una grande confusione e una grande aggressione verbale tanto da inquinare il dibattitto pubblico oltre che il dibattito sociale?
Lei che è un'attenta giornalista ha colto esattamente il punto e nel suo libro fa un'analisi di quelle che sono le dinamiche di questo tipo. Noi abbiamo un interlocutore che è il sindaco di Trapani, che per sviare quelli che sono i suoi problemi e le sue incapacità, offende in maniera pesante, mortifica, millanta, crea disagio e lo fa scientificamente per evitare che si affronti il tema in concreto. Il merito della vicenda del Green Valley è l'unica cosa da presidiare. Noi abbiamo fatto un comunicato rispondendo alle falsità della Giunta nella delibera che per fortuna sono state smentite dallo stesso Barbara. Lo spiego. L'amministrazione di Trapani contatta questi privati organizzatori del Green Valley Pop Fest, dice, venite a Trapani, vi garantiamo servizi, vi daremo un contributo di 50mila euro tramite una sponsorizzazione dell'ATM. A 48 ore dall'evento l'ATM dice che non questo contributo non lo può dare e a quel punto si trova una soluzione che è illegittima, il prelievo forzoso dal fondo di riserva, lo sa Barbara, lo sa il segretario comunale. Danno agli organizzatori che possono stare tranquilli che il contributo dall'amministrazione arriverà e nel frattempo gli organizzatori otterranno tramite l'Assemblea Regionale Siciliana su un emendamento proposto da Fratelli d'Italia, un contributo per l'evento tramite una coproduzione con l'Ente Luglio Musicale. Queste sono le due partite: una che proviene dalla Regione e l'altra dal Comune di Trapani. Dopo l’evento l’amministrazione doveva trovare il modo di revocare questo provvedimento perché sapevano che era illegittimo e cosa fanno, il 13 agosto si fanno scrivere dall’Ente Luglio Musicale, visto che è una partecipata del Comune, il consigliere delegato è espressione del sindaco, in cui, con una nota si dice che l’Ente Luglio ha contribuito all’evento con 50mila euro. Giusto il 13 agosto c’è la nota dell’assessore Rosalia D’Alì che dice di non sapere nulla. L’obiettivo è quello di prendere in giro i cittadini dicendo: noi i soldi li abbiamo dati con i 50mila euro dell’Ente Luglio, e invece non è così, perché sono i soldi della Regione e gli organizzatori si aspettano i soldi del comune. Barbara dice: ero contrario al ritiro della delibera, la giunta non vuole fare crescere il territorio ma rispetto il loro provvedimento che tradotto vuol dire: rimango attaccato alla poltrona, non rinuncio a questi seimila euro lordi che mi arrivano, però devo starci e per rimanere attaccato alla poltrona devo stare zitto e devo dire che Tranchida è grande e io sono il suo profeta. Questo è tutto il meccanismo di questa vicenda.
Maurizio Miceli, avete chiesto le dimissioni di Barbara, lui con un video ha detto che lascerà soltanto la delega agli Eventi. Basta solo questo per purificarsi?
Io penso che quando si mette l’anima, ci si mette la faccia e si prendono gli allori, ( l’On. Catania non è salito sul palco) certe volte l’importante è il risultato, non apparire. Loro hanno fatto la fiera del Vanity fair e una figura barbina che danneggia l’immagine del Comune. Qualunque assessore davanti ad una gaffe del genere, doveva chiedere scusa e dimettersi.
Maurizio Miceli, si parla da giorni dell’ingresso del sindaco di Marsala, Massimo Grillo, in Fratelli d’Italia, è così?
Fratelli d’Italia è un partito che al suo interno non decide monocraticamente ma su un dibattito che si basa su dei presupposti logici di opportunità politiche e di valutazioni politiche. Massimo Grillo è certamente una persona per bene, non è mai stato sfiorato da un avviso di garanzia e alcun tipo di questi problemi, anzi non voglio fare la storia della famiglia di Grillo, ma per esempio il fratello ha rappresentato egregiamente il ruolo di magistrato. Altra cosa è invece una valutazione rispetto alla storia politica, Massimo Grillo ha fatto una carriera invidiabile. Detto ciò, c’è un partito, un coordinamento provinciale, c’è un segretario regionale e un capo dell’organizzazione nazionale. Questo sarebbe un ingresso importante e su questa richiesta che è stata fatta si stanno facendo le opportune valutazioni e un confronto sereno e leale su un tema che è di opportunità politica. Massimo Grillo è una gran persona per bene che è il prerequisito per l’ingresso in Fratelli d’Italia. Se non fosse così non tratteremo la questione.
Qui l'intervista completa a Maurizio Miceli.