La sede è quella del Supremo Consiglio della Massoneria nel centro di Roma. Nello specifico, quello del 33° ed ultimo grado del rito scozzese antico ed accettato per la giurisdizione massonica italiana. E’ li che venerdì scorso, il Sovrano Gran Commendatore Giulio Nigro ha emesso due decreti, uno di sospensione e l’altro di nomina.
Ad essere sospeso per un anno dalle attività rituali e dalle eventuali cariche ricoperte, è stato il dottor Quintino Paola, Potentissimo fratello di Castelvetrano, fino ad allora Ispettore Regionale della Sicilia. Al suo posto, un altro 33°, il potentissimo (si tratta di titoli che ai non addetti ai lavori potrebbero apparire teatralmente superlativi) Roberto Roselli.
Il dottor Paola, entro questa settimana, dovrà effettuare il passaggio di consegne di tutta la documentazione amministrativa, contabile, comprese le password e le e-mail, insieme alla relazione sull’attività svolta.
I motivi della sospensione sarebbero collegati alla recente elezione del nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dopo la lunga guida di Stefano Bisi.
Una guerra all’ultimo voto tra due imprenditori: Leo Taroni e Antonio Seminario. Votano più di 17 mila massoni, come racconta il giornalista Danilo Lupo, e vince Taroni con una ventina di voti di differenza. Ma la commissione elettorale centrale, fa un riconteggio delle preferenze, e alla fine vince Seminario. Taroni allora fa ricorso, non soltanto all’interno dell’istituzione massonica, ma (per la prima volta) anche attraverso la magistratura.
E mentre si aspetta l’esito delle indagini, la guerra continua. Seminario, da nuovo Gran Maestro, racconta ancora Danilo Lupo, espelle diversi maestri venerabili legati alla lista avversaria e nomina numerosi nuovi maestri venerabili legati a lui (se ne stimano 170 solo in Calabria). Di contro, la cordata taroniana tira fuori dossier sul patrimonio immobiliare del GOI e i mutui della banca Monte dei Paschi di Siena. Inoltre, espelle prima l’ex gran maestro Stefano Bisi e poi, come si diceva, il fratello Quintino Paola, già maestro venerabile della loggia Francisco Ferrer di Castelvetrano.
Secondo Lupo, le due correnti si contrapporrebbero anche per la diversa visione tra chi sostiene la necessità di ripulire le logge da ndranghetisti e mafiosi e chi non vede questo problema.
Quello che pubblichiamo di seguito, diffuso su facebook dal giornalista, è il decreto di espulsione di Paola e nomina di Roselli, firmato da tre diversi massoni di 33° grado: il Gran Segretario Angelo Florio, il Sovrano Gran Commendatore Giulio Nigro ed il Gran Guardasigilli Giulio Trillò.
Egidio Morici