Cresce la preoccupazione e l'agitazione tra le famiglie di Marsala per il mancato avvio del servizio di mensa scolastica. A quasi un mese dall'inizio dell'anno scolastico, non sono ancora state fornite informazioni né dal Comune né da Marsala Schola, l'ente incaricato di gestire il servizio mensa per le scuole.
Tra le tante voci di protesta, si distingue quella di Lavinia, mamma di due bambine iscritte rispettivamente alla scuola primaria del plesso "Radice" dell'istituto Asta e alla scuola dell'infanzia "Garibaldi 1". La signora ha inviato una lettera alla redazione di Tp24 per denunciare il disagio vissuto da molte famiglie, sottolineando come la mancata attivazione della mensa scolastica stia creando notevoli difficoltà organizzative, specialmente per chi ha iscritto i propri figli al tempo pieno.
"Siamo in seria difficoltà - scrive - perché avendo iscritto le mie bambine al tempo pieno, ci troviamo a dover fronteggiare orari scolastici frammentati, che rendono difficile conciliare i nostri impegni lavorativi. Stamattina ho chiamato Marsala Schola, l'ente che dovrebbe occuparsi della mensa scolastica, ma ancora non sono in grado di fornire notizie in merito. È inaccettabile che, dopo quasi un mese, non sia ancora stato attivato il servizio".
La situazione sta diventando insostenibile per molte famiglie, soprattutto considerando che il servizio mensa dovrebbe iniziare contestualmente all'anno scolastico, come avviene in altre parti d'Italia. "In una normale scuola del nord - continua la mamma - il servizio mensa inizia, come giusto che sia, insieme all'inizio della scuola. Altrimenti che senso ha iscrivere i propri figli al tempo pieno se poi non si attivano i servizi in tempi consoni?"
Le famiglie chiedono risposte immediate dal Comune e da Marsala Schola, e una rapida attivazione del servizio mensa per evitare ulteriori disagi. Questa situazione, sottolineano, non solo mette in difficoltà i genitori che devono gestire orari di lavoro e scolastici incompatibili, ma crea anche disorientamento per i bambini, che non possono godere della continuità educativa offerta dal tempo pieno.
Le proteste delle famiglie di Marsala sono ormai improrogabili, e chiedono con urgenza che la questione venga risolta.