Dopo sei anni di attesa, è stato finalmente dato il via libera alla realizzazione di un impianto di biometano nella discarica di Bellolampo, a Palermo. Questo impianto, dedicato alla biodigestione anaerobica, rappresenta un importante passo avanti per l'economia circolare della città e per la gestione dei rifiuti nella Regione Siciliana. La notizia è stata annunciata dal presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo, che ha sottolineato l'importanza di questa infrastruttura per l'ambiente e la lotta contro l'inquinamento.
Il Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana ha rilasciato il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (Paur), che consentirà l'ammodernamento dell'attuale impianto a Bellolampo, con l'aggiunta di una sezione di digestione anaerobica. Questo processo permetterà di trattare fino a 60 mila tonnellate all'anno di frazione organica derivante dalla raccolta differenziata, insieme a 18 mila tonnellate di residui da potature. I risultati attesi sono notevoli: 14.500 tonnellate di compost di qualità e oltre 5 milioni di Sm3 di biometano all'anno.
L'impianto sarà realizzato tramite un progetto di finanziamento pubblico-privato (project financing) dalla società Asja, specializzata nel settore delle energie rinnovabili. Tuttavia, per garantire il pieno utilizzo dell'impianto, la città di Palermo dovrà impegnarsi a quadruplicare la raccolta della frazione organica, attualmente ferma a 14 mila tonnellate annue, per raggiungere l'obiettivo entro il prossimo anno.
"Questi sono gli impianti di cui abbiamo bisogno per liberarci dai rifiuti e dalle discariche," ha dichiarato Castronovo, sottolineando come strutture di questo tipo rendano superflui e inefficaci gli inceneritori, definiti come "costosi" e voluti dal presidente della Regione, Renato Schifani. Castronovo ha inoltre evidenziato come, mentre Schifani ottiene poteri straordinari per accelerare la costruzione degli inceneritori, gli impianti destinati al riciclo e al supporto della raccolta differenziata affrontano spesso lungaggini burocratiche e ostacoli normativi.
La realizzazione di questo impianto rappresenta non solo una vittoria per la sostenibilità, ma anche un passo fondamentale verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e riciclo dei rifiuti, in linea con le direttive europee e la strategia nazionale per l'economia circolare.