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28/09/2024 07:00:00

 Lo scrittore trapanese Luca Sciacchitano finalista al Premio Argentario 2024

 Nel territorio della Sicilia Occidentale, così lontano dai centri culturali che contano, ogni tanto qualcuno riesce a bucare la bolla e farsi riconoscere in ambito nazionale.
E’ il caso dello scrittore trapanese Luca Sciacchitano che con il suo romanzo “Le Ombre di Nahr” è arrivato in finale alla VIII edizione del prestigioso Concorso Letterario Argentario 2024 nella sezione narrativa edita.

Il premio Argentario, concorso internazionale patrocinato dal Comune di Monte Argentario, si posiziona nel mondo della letteratura tra i premi più riconosciuti in ambito nazionale. Un posizionamento riconducibile anche al successo dell’edizione 2023, che ha visto la partecipazione di molti scrittori affermati ed emergenti, provenienti da tutto il territorio nazionale nonché da USA, Francia, Germania e Polonia che con le loro opere hanno creato uno straordinario scenario di eccellenza letteraria contemporanea di grande spessore nelle varie sezioni del concorso.

Luca Sciacchitano, dottore in scienze delle arti e linguistica moderna, commenta così il risultato: “Si tratta di quei riconoscimenti che cementificano le crepe sul muro delle certezze. Sarò "bravo" a scrivere? Tutte le ore passate a comporre frasi, storie, scene narrative sono valse la pena o è tutto tempo sprecato? Poi arriva
un riconoscimento prestigioso come questo e ti dici che forse tanto male non sei. Puntelli un po’ la tua autostima e ritorni sul foglio di carta per imbrattarlo.”

Le ombre di Nahr (2017), primo libro di Sciacchitano, è un’avventura adrenalitica ambientata nell’Afghanistan dei talebani. Due figli rapiti, due genitori alla loro ricerca, un conto alla rovescia alla cui scadenza è appesa la vita degli ostaggi. E poi amici, nemici, traditori e un colpo di scena finale da mozzare il fiato. Le Ombre di Nahr aveva già ottenuto un buon risultato di critica e vendite ma l’odierno riconoscimento ne certifica la qualità. Sempre di Luca Sciacchitano, attualmente nelle librerie è disponibile il saggio “Bulimismo e Decrescita – come il consumismo bulimico ci sta rubando la vita”.

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"Strada vuota" il disco d'esordio di Maria Teresa - Dopo anni di studio e sacrifici, Mariateresa, giovane e talentuosissima promessa di Pantelleria, si affaccia sul panorama musicale italiano pubblicando il suo primo singolo, “Strada Vuota” (La Mediterranean Label), un brano carico di emozioni che riflette il percorso personale e artistico della cantante. Con una voce pulita e fuori dal comune, Mariateresa dà vita ad un viaggio sonoro tra solitudine, forza e speranza, raccontando la storia di una donna che cerca il proprio posto nel mondo, tra battaglie personali e rinascite.

“Strada Vuota”, presentato in anteprima sul palco della prima edizione del Festival Internazionale Voci dal Mediterraneo svoltosi a Pantelleria lo scorso Luglio, si apre come un’intima confessione, in cui la protagonista corre lungo una strada che sembra non avere fine, un percorso che simboleggia la difficoltà di trovare se stessi in una società che spesso non offre risposte. «Corro tra la gente, finché fiato mi accompagnerà, vorrei capire questa strada vuota, dove mi porterà», canta Mariateresa con una sincerità che penetra il cuore sin dal primo ascolto, offrendo uno spaccato di vita reale, fatto di cadute e risalite.

Il testo del brano riflette in musica il vissuto dell’artista, che ha affrontato numerose sfide lungo il suo cammino, sia a livello musicale che personale. «Strada vuota senza vergogna, strada vuota per chi vivrà»: parole che trasmettono la determinazione di una giovane donna che ha imparato a non avere più paura del giudizio altrui, trovando nella musica la sua strada, il suo rifugio, la sua forza ed il suo scopo.

«Ho iniziato a scrivere "Strada Vuota" in uno dei periodi più difficili della mia vita – racconta Mariateresa -, quando ogni strada che imboccavo sembrava portarmi al nulla. La musica era l’unica cosa che mi faceva andare avanti, dandomi la speranza che un giorno le cose potessero cambiare. Oggi canto questo brano con l’orgoglio di chi ha superato tante difficoltà e ha trovato finalmente il proprio equilibrio.»

Il pezzo, composto e arrangiato dal Maestro Giuseppe Denaro e scritto a quattro mani con Massimo Galfano, spicca per la semplicità con cui riesce a trasmettere valori importanti, profondi e sempre più rilevanti al giorno d’oggi. Il sound, elegante e ricercato, accompagna delicatamente la voce di Mariateresa, mettendo in risalto ogni sfumatura emotiva della sua interpretazione e la sua vocalità unica e limpida. Una scelta sonora che si allontana dagli arrangiamenti complessi, volta a restituire all’ascoltatore una purezza musicale che rispecchia perfettamente il messaggio del testo.

«”Strada Vuota” è nata tramite un colloquio con il mio manager Massimo Galfano, nel quale ho espresso il mio percorso musicale, fatto di difficoltà e delusioni - conclude Mariateresa -. Da questa chiacchierata, ho compreso che è proprio grazie a quel cammino che oggi posso guardare al futuro con nuova consapevolezza e serenità.»

L’artista racconta senza filtri la sua esperienza, dando voce non solo alle sue paure, ma anche alla speranza di un domani migliore, resa egregiamente nel verso «Ho vissuto una vita che non mi appartiene, con il cuore rotto a metà che presto volerà», simbolo di una rinascita sotto ogni punto di vista.

La chiusura del pezzo, «Essere una donna, che gran valore ha? Se solo io avessi ancora tra le mani quel cuore rotto a metà», è una riflessione intima e suggestiva che racchiude la consapevolezza di quanto sia importante non arrendersi mai, nonostante le avversità.

La capacità di Mariateresa di fondere emozioni e tecnica vocale la rende una delle interpreti da tenere d'occhio, capace di conquistare l'ascoltatore con la sua autenticità e con un timbro che non si dimentica facilmente. “Strada Vuota”, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto dalla Eventi e Management Italia, rappresenta un primo passo verso un futuro artistico ricco di sorprese, genuinità e talento, in cui la musica continuerà ad essere il mezzo attraverso il quale raccontare storie vere, sincere e intense, con una sensibilità rara e una determinazione incrollabile.