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27/09/2024 10:27:00

In auto con 28 chili di hashish. Arrestati due corrieri

 I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno messo a segno un’importante operazione antidroga, sequestrando 28 chili di hashish nascosti all’interno di un’autovettura fermata per un controllo a Villabate, alle porte del capoluogo siciliano. L'operazione, condotta nell’ambito dei consueti servizi di controllo economico del territorio, ha portato all’arresto di due corrieri, un uomo e una donna, entrambi di nazionalità italiana.

L'episodio risale alla tarda serata del 19 settembre, quando una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha fermato il veicolo su una delle principali arterie stradali che conducono a Palermo. I due passeggeri si sono mostrati immediatamente nervosi, fornendo versioni contrastanti circa la destinazione e i motivi del loro viaggio. Questo atteggiamento ha insospettito i militari, che hanno deciso di approfondire il controllo.

Grazie al supporto di un'unità cinofila antidroga del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, le forze dell’ordine hanno scoperto un doppiofondo nel bagagliaio dell’auto, dove erano occultati 21 involucri di hashish, ciascuno del peso di circa 1,3 kg, per un totale complessivo di 28 kg. Lo stupefacente, se immesso sul mercato, avrebbe generato un guadagno stimato di circa 300 mila euro.

I due corrieri sono stati immediatamente arrestati e trasferiti presso la casa circondariale "A. Lorusso - Pagliarelli" di Palermo. La successiva convalida dell'arresto ha portato alla disposizione degli arresti domiciliari per uno degli indagati, mentre l’altro resta detenuto in carcere.

Questa operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, che rappresenta una delle principali fonti di guadagno per la criminalità organizzata. Il sequestro di una quantità così ingente di droga è un colpo significativo alle attività illecite sul territorio.

Le indagini proseguiranno per fare luce su ulteriori possibili coinvolgimenti e legami con organizzazioni criminali. Va ricordato, infine, che per tutti gli indagati, fino a sentenza definitiva, vige il principio di presunzione d’innocenza.