L’allarme sicurezza a Marsala si sta trasformando in una paura diffusa tra i cittadini, che ha finito per paralizzare il dibattito politico e sociale. Alcuni consiglieri comunali hanno proposto un consiglio aperto per discutere la questione, ma il rischio è che si trasformi in una passerella di deputati e interventi di propaganda che non producono soluzioni concrete.
Lunedì pomeriggio, un gruppo di cittadini ha deciso di affrontare il problema creando un comitato spontaneo, con l'obiettivo di dialogare con le istituzioni competenti. Il portavoce del comitato sarà Ruggero Falcone.
Il timore principale è che, in assenza di risposte efficaci, i cittadini possano sentirsi spinti a farsi giustizia da soli. Dall'altro lato, i giovani che hanno già subito aggressioni, come accoltellamenti e inseguimenti con machete, temono per la propria incolumità, poiché molti degli aggressori, una volta denunciati, sono tornati in libertà.
Il problema della sicurezza non riguarda solo la presenza di extracomunitari, ma per alcuni una prima soluzione potrebbe essere quella di censire le persone ospitate nelle strutture di accoglienza. Tuttavia, l'espulsione di uno straniero richiede una precisa sequenza di atti. L'espulsione può essere disposta a livello ministeriale, per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato, o per prevenzione del terrorismo; a livello prefettizio, su decreto motivato dal Prefetto in caso di ingresso clandestino o soggiorno irregolare; oppure per pericolosità sociale.
La preoccupazione dei cittadini è palpabile, e molti si sentono abbandonati sia dalle istituzioni locali che da quelle statali. Questa agitazione sociale potrebbe degenerare in una pericolosa escalation di tensioni.
Anche il Partito Socialista Italiano (PSI) è intervenuto sul tema, criticando il sindaco Massimo Grillo e la giunta per la loro inattività e mancanza di autorevolezza. In una nota, il PSI ha dichiarato:
"Sindaco e giunta non hanno intrapreso alcuna iniziativa per rassicurare i cittadini marsalesi o per spiegare come intendono affrontare la crescente violenza in città. Il 21 agosto, il sindaco Grillo ha partecipato a una riunione in prefettura, convocata dalla Prefetta, ma non sappiamo quale fosse la sua posizione o le sue strategie per garantire la sicurezza di cittadini, commercianti e turisti. L'unico dato emerso dall'incontro è stato l'invito rivolto al sindaco di migliorare i controlli sugli esercizi commerciali del centro storico e nelle aree turistiche. E cosa è stato fatto? Nulla."
I socialisti hanno chiesto un incontro ufficiale con il sindaco per discutere della violenza in città e comprendere quali misure l’amministrazione intenda adottare per contrastare l’ondata di criminalità.
Il problema della sicurezza non riguarda solo Marsala, ma molte città italiane. Non si tratta solo di una mancanza di agenti: a Marsala, ad esempio, gli arresti sono stati eseguiti tempestivamente dopo i recenti episodi, ma sono necessarie misure più strutturali per prevenire il ripetersi di fatti drammatici che minacciano la tranquillità delle famiglie e della comunità.