I mezzi d’informazione in questi giorni, in maniera quasi martellante, hanno annunziato il “secondo weekend”, sabato e domenica scorsi, delle “Vie dei Tesori”, finanziatore principale “Unicredit, con il sostegno dell’Ufficio scolastico regionale (USR), per la “formazione dei giovani delle scuole”. Iniziativa
lodevole che mira a far conoscere, questa volta, parte del patrimonio artistico – storico culturale ed ambientale dei Comuni di Trapani, Mazara del Vallo ed Alcamo.
Per quanto attiene al percorso ambientale, due i Comuni che hanno offerto la possibilità di visita a parti del loro territorio destinato alla conservazione
naturale, Alcamo e Mazara del Vallo. Mazara del Vallo, a quanto si apprende, avrà demandato al WWF Italia la conduzione delle visite nelle oasi e nelle aree gestite dalla stessa Associazione. Il WWF Italia, in vero a Mazara del Vallo gestisce, su mandato e sostegno finanziario dell’ARTA Sicilia, la sola riserva naturale del
Lago Preola e dei Gorghi Tondi e quando la stessa Ass. ne è sta invitata a partecipare alla tutela degli altri siti naturalistici del mazarese, ha tenuto a precisare: “allo stato questo Ente Gestore non è destinatario di ulteriori competenze riguardandi la gestione” di altre oasi o aree naturali protette.
Oltre alla riserva Lago Preola e Gorghi Tondi, il territorio del “mazarese” accoglie altre zone umide anche di “importanza internazionale” e le Sciare anch’esse accolte nella Rete Ecologica Natura 2000. Patrimonio naturale di inestimabile valore (una nota fondazione tedesca avrebbe voluto acquistarne parti), protetto sulla carta in vario modo, ma lasciato nel più assoluto abbandono e degrado. I finanziatori di percorsi come le Vie dei Tesori e fondamentalmente chi si occupa dell’educazione dei giovani anche al rispetto del patrimonio naturale sarebbe opportuno che focalizzassero le loro attenzioni anche alle parti del patrimonio naturale meno noto (a livello locale) e degradato oltre che alle parti più pubblicizzate e sovvenzionate.
Mentre il gruppo di di visitatori, alla riserva Preola, si saranno affannati a cercare di individuare il “tarabusino” (di solito torna in Africa dopo il periodo riproduttivo), alla Laguna di Tonnarella è stato spettacolare osservare le tante specie di uccelli presenti e i fenicotteri che spesso si sono alzati in volo, disturbati dai pescatori che frequentano la diga che separa il mare aperto dal mare chiuso; è stato spettacolare osservare al Pantano Leone i tanti Anatidi e le cicogne bianche che si alternano tra lo stagno e le confinanti Sciare. L’Ufficio scolastico regionale, una volta informato, faccia conoscere agli studenti questi altri Tesori naturali.
Enzo Sciabica